Roadshow per le Pmi e sigillo per i consumatori. Così si spinge l’ecommerce

Le iniziative di Netcomm, il consorzio per il commercio elettronico

Nonostante una crescita del 21% il mondo dell’ecommerce non è soddisfatto. Sarà perché per il terzo anno di seguito l’aumento è minore dell’anno precedente e perché continuiamo a perdere terreno rispetto ai partner europei, ma Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano, ha in programma alcune iniziative per dare un’ulteriore spinta al settore.



D’intesa con il ministero dello Sviluppo economico il consorzio ha in programma un roadshow che dovrebbe fare tappa anche nei principali distretti industriali per fare conoscere le virtù del commercio elettronico alle Pmi nostrane. Per agire sul lato dei consumatori, invece, tra pochi giorni dovrebbe essere presentato il “sigillo” di Netcomm che fornirà una ulteriore garanzia ai web shopper sul rispetto delle regole in fatto di tutela del consumatore da parte degli aderenti al consorzio.


“In Italia – ha spiegato il presidente del Consorzio Roberto Liscia – esiste un ritardo da parte delle imprese. Online ci sono soprattutto le dot com, mentre i produttori sono assenti e quindi in ritardo sui competitor stranieri”.


Anche il mondo del made in Italy è in ritardo tanto che la bilancia dei pagamenti con l’estero, per quanto riguarda le vendite online, è negativa per un miliardo.



“Le nostre aziende perdono competitività – ha sottolineato Liscia –. Dopo avere perso la battaglia sul commercio moderno oggi sono ancora bloccate dalla paura del conflitto con i canali tradizionali. Il rischio della cannibalizzazione tra canali è certamente inferiore alla possibilità di raggiungere il consumatore nei vari momenti della sua vita. Il commercio elettronico va pensato in modo integrato.
Il consumatore
a seconda del momento della giornata e del luogo in cui si trova può scegliere canali differenti, ma la possibilità di fidelizzarlo al proprio brand in ognuno di questi è un vantaggio competitivo che in Italia pochissimi hanno colto fino ad oggi, nonostante i nostri ripetuti appelli in tal senso.
Oggi la crisi economica porta a rivalutare con forza queste potenzialità e l’Italia dimostra sempre di sapere reagire con vigore e creatività, soprattutto nei momenti di maggiore incertezza”.

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