Istat: tanti pc e poco ecommerce nelle imprese italiane

I dati presentati ieri sulle imprese con oltre 10 dipendenti mostrano una adozione massiccia di tecnologie di base, ma forti limitazioni nelle soluzioni complesse.

Capillare la presenza del personal computer nelle imprese italiane. Decisamente meno convinto il suo utilizzo.
E’ questo il quadro che emerge dall’analisi dell’Istat sul livello di informatizzazione delle imprese italiane con più di dieci dipendenti.
Il personal computer è presente nel 96,2% delle imprese italiane con almeno 10 addetti. E di queste il 97,9% dispone di una connessione Internet. Secondo l’indagine, più che dal digital divide e dalla dimensione dell’impresa, il tasso di penetrazione delle tecnologie informatiche è strettamente correlato alle attività specifiche delle singole realtà. Di converso, l’adozione di tecnologie più complesse (dalle firme digitali alle Intranet, dalle Extranet ai servizi per la gestione delle risorse umane) sembra ancora strettamente correlata alle dimensioni di ciascuna impresa.

”All’aumentare della complessità organizzativa, misurata dal maggior numero di addetti, si accresce anche il ricorso a strumenti informatici di condivisione e integrazione delle informazioni sia tra funzioni interne all’impresa sia tra sistemi informativi di imprese partner” si legge nel rapporto.

L’indagine parte comunque dal livello più basso di adozione.
Se il personal computer può dunque essere considerato strumento a diffusione capillare nelle imprese, va detto però che la percentuale di utilizzo raggiunge in media il 45% degli addetti. In questo caso, è evidente, la determinante è rappresentata dalla specificità delle mansioni e dalla variabilità settoriale. Le percentuali di utilizzo superano il 90% in alcune attività dei servizi, mentre i livelli minimi si registrano nei settori delle costruzioni e del conciario, nei quali il tasso di utilizzo si ferma al 25%.

Interessante è anche il dato che misura l’utilizzo delle reti. Il 22,7 per cento delle imprese informatizzate con almeno 10 addetti utilizza una Intranet, il 15,2 per cento una Extranet, il 73,6 per cento si avvale di reti locali, mentre il 20,6 per cento utilizza tecnologie wireless.

Lan, Intranet ed Extranet risultano più capillarmente adottate nelle grandi imprese, mentre le percentuali si abbassano sensibilmente (soprattutto per quanto riguarda le Extranet) quando si passa ad analizzare le imprese con meno di 50 dipendenti.

Significativa è la diffusione della banda larga, che raggiunge l’84,4% delle imprese in esame: netto il declino di modem e Isdn, che mostrano tassi di penetrazione del 15,7 e del 22,9%.

Proprio la presenza di connessioni a banda larga sembra favorire l’accesso a servizi bancari o finanziari on-line (dichiarato dal 65,1% delle imprese interpellate) e per usufruire dei servizi offerti on-line dalla Pubblica Amministrazione 87%). In generale, l’analisi Istat evidenzia come le aziende con più basso numero di dipendenti tendano a limitare le loro attività all’acquisizione di informazioni e modulistica,mentre le imprese più grandi e strutturate siano già passate a servizi con un maggior livello di interattività.

Complessivamente, il 60,5% delle imprese con almeno 10 addetti dispone di sito web, ma le percentuali variano sensibilmente se lo stesso dato viene parametrato sulle dimensioni delle imprese: si parla di oltre il 50% delle imprese con meno di 50 dipendenti e di un buon 80,3% di aziende con un numero di addetti compreso fra 50 e 99 e ”a valori ancora più elevati per quelle appartenenti alle fasce dimensionali superiori”

Se il 78,6% delle imprese dichiara di essersi strutturata per ricevere fatture elettroniche che contengono informazioni digitali gestibili in automatico dai sistemi aziendali, l’invio delle fatture elettroniche interessa ancora solo il 35,4% delle imprese, prevalentemente di grandi dimensioni.
Non molto elevato (21,9%) è anche lo scambio regolare di informazioni sulla gestione della filiera produttiva con imprese partner, così come contenuta (11,1%) è l’adozione di sistemi Erp per la condivisione delle informazioni raccolte dal front office e dal back office. Il Crm risulta diffuso nel 24,7% delle realtà.

Più controverso è l’utilizzo dei sistemi di commercio elettronico. Il 28,2% delle imprese ha effettuato acquisti online, mentre solo il 4,8% ha effettuato vendite on-line, per un valore complessivo del 2,87 per cento del fatturato totale. In questo caso, l’adesione delle imprese di più grandi dimensioni è superiore a quelle con un numero minore di addetti.

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