Tlc in crisi, arrivano i tagli

At&t e Telecom Italia annunciano riduzioni della forza lavoro per migliaia di posizioni.

E’ toccato a Telecom e poi ad At&t. Questa fine d’anno si sta caratterizzando, per i big player delle Tlc, per una serie di annunci che hanno tutti come oggetto riduzioni di personale e razionalizzazione delle strutture.

Telecom, da Londra, ha annunciato ulteriori tagli per 4.000 dipendenti e una serie di cessioni di asset non strategici che dovrebbero ridarle l’agilità necessaria per investire e crescere.

La parte più significativa di questo processo passa per l’appunto attraverso tagli di ulteriori 4.000 posizioni, che vanno ad aggiungersi ai 5.000 già previsti e in fase di completamento entro fine anno, con l’obiettivo di arrivare a fine 2011 a un totale di 55.100 dipendenti.

Quanto alle cessioni, si parla di vendita di asset non core che dovrebbero portare in cassa una cifra compresa tra i 2 e i 3 miliardi di euro. Si parla di Telecom Italia Sparkle e Cuba.

Per quanto riguarda invece At&t, in questo caso si tratta della cessione di circa il 4% della froza lavoro della società, per complessivi 12.000 posti di lavoro.
I tagli dovrebbero avvenire entro il prossimo anno e comporteranno oneri straordinari per 600 milioni di dollari già nel corso del quarto trimestre dell’esercizio in corso.

La misura si rende necessaria visti i rallentamenti registrati da At&t soprattutto sulle linee fisse, non compensati dal business aggiuntivo generato a Apple con il suo iPhone.

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