Secondo l’Aica (Associazione per l’informatica e il calcolo automatico) su 23 milioni di occupati sono poco più della metà quelli che usano sul lavoro un pc e di questi più di otto milioni sono utilizzatori comuni e non specialisti. Di questi otto mili …
Secondo l’Aica (Associazione per l’informatica e il calcolo automatico) su 23 milioni di occupati sono poco più della metà quelli che usano sul lavoro un pc e di questi più di otto milioni sono utilizzatori comuni e non specialisti.
Di questi otto milioni circa, il 60% non ha mai ricevuto alcuna formazione all’uso del pc. Ne consegue, afferma l’Aica, che spesso questi utenti non sono in grado di utilizzare bene lo strumento e sprecano una quota significativa del tempo lavorativo, con perdite di produttività che generano oneri alle imprese e amministrazioni stimate in oltre 15 miliardi di euro.
Nonostante questo, solo il 7% nel settore privato e un più robusto 31% nel settore pubblico sono stati sollecitati o incoraggiati dal datore di lavoro a cogliere l’opportunità della patente europea (Ecdl). Le motivazioni di chi l’ha fatto, nel 48% dei casi risiedono nella ricerca di una maggiore produttività personale e nel 40% per una crescita professionale.
I vantaggi sono riferibili a una maggiore professionalità (93%), mentre un 20% ritiene che comunque l’Ecdl abbia giocato a favore di un miglioramento professionale.