Il distributore di Bergamo chiude il 2008 con un leggero aumento dei ricavi rispetto all’anno precedente e attende la ripresa economica con business plan tesi al mantenimento delle posizioni di mercato acquisite
Il 2009 è cominciato già da un po’, ma Brevi guarda ancora al 2008 e stila il bilancio dell’anno appena concluso.
Dai dati relativi al fatturato, pari a 182 milioni di euro, emerge come il distributore abbia aumentato quest’ultimo del 2% rispetto allo stesso dato dell’anno precedente: un risultato degno di nota, soprattutto in relazione agli effetti che la crisi economica sta riversando sul mercato dell’Ict, determinandone un andamento irregolare alla luce del quale per le aziende diventa sempre più difficile elaborare attività di programmazione del business.
Nel dettaglio, la composizione delle vendite non ha fatto registrare grandi cambiamenti rispetto ai periodi precedenti, con una quota rilevante del segmento notebook, circa 15.000 unità vendute al mese, ovvero il 30% del fatturato complessivo.
Del 12%, invece, la percentuale dei prodotti monitor; tiene anche il settore delle stampanti e delle perifiche, con una menzione particolare da riservare alla sezione storage.
Significativa, inoltre, la quota del 7% detenuta dal mercato software, inteso come sistemi operativi, applicativi di base, antivirus e una serie di altri prodotti che spaziano dall’accessoristica ai device digitali.
Infine, un altro 30% del fatturato risulta generato dal comparto componentistica, all’interno di cui vanno annoverati, tra gli altri, processori, schede madri, cabinet, memorie hard disk e schede video.
Dal punto di vista delle politiche commerciali che il distributore intrattiene con il canale, poi, il bilancio 2008 rileva una flessione del giro d’affari con gli operatori della rete di cash&carry, in difficoltà per via della solvibilità finanziaria, mentre, per contro, cresce il peso dei circuiti della Gdo e della Gds.
