Il wireless di Milano non decolla

Il piano presentato nel 2007 non ha fatto significativi passi avanti a parte la sperimentazione del parco Sempione

Chiamatelo Milano wireless o Milano città digitale, tanto nulla cambia. Anche qui cantieri fermi.


Era il marzo del 2007 quando la giunta fece proprio il piano elaborato dall’opposizione che prevedeva la creazione di una rete senza fili entro il 2009 per un investimento totale di 15-17 milioni di euro.


Elaborato con la collaborazione di un gruppo di docenti universitari ed esperti del settore, il progetto prevede di dotare la città entro il 2009 di una rete in banda larga e senza fili, accessibile da quattromila luoghi all’aperto, ipotizzando la copertura della restante parte della città entro la data dell’Expo. (2015).


Il progetto prevedeva che la connettività fosse garantita da piccole antenne trasmettitrici del segnale via radio installate su semafori e lampioni collocati in settecento incroci, trecento scuole e università, 140 centri sportivi, trenta biblioteche, ottanta centri per anziani, cento siti di interesse turistico, cinquanta giardini pubblici e parchi, 140 centri sportivi, trenta biblioteche, ottanta centri per anziani, cento siti di interesse turistico, cinquanta giardini pubblici e parchi, tutte le fermate di autobus, tram e metropolitana e altri luoghi della città.
Il progetto garantirebbe una banda ad alta velocità grazie al collegamento con la fibra ottica di Metroweb, che oggi copre il 95% del territorio, un’infrastruttura cui il comune avrà accesso gratuitamente per dieci anni.


Wi-fi, Wimax, Long terme evolution erano queste le tecnologie ipotizzate da Maurizio Dècina, docente del Politecnico, per la banda larga wireless del capoluogo lombardo.


Entro fine dell’ anno, e forse in parte entro Sant’ Ambrogio, scriveva nel novembre 2008 il Corriere della Sera, saranno attivati alcuni servizi dimostrativi a San Siro e in piazza Duomo. Nel quartiere residenziale, per esempio, avrebbero dovuto essere sperimentate nuove forme di sorveglianza sui mezzi pubblici, di gestione dei parcheggi e di controllo del livello dei rifiuti. Nella piazza centrale avrebbe dovuto essere testato il “Cicerone virtuale” per i turisti, che avrebbe offerto un nuovo tipo di mappe video interattive, da cui ricevere informazioni e immagini su attività culturali, trasporti e servizi.


Di tutto questo ancora oggi non esiste nulla. L’unica realizzazione riguarda il wireless nel parco Sempione, dove c’è il Castello Sforzesco, avviato nel 2007. Da alloraq i frequentatori del parco possono navigare gratuitamente.
Fino al 31 agosto 2009 hanno a disposizione sei access point con una capacità di 255 utenti ciascuno. Il Wireless Castle era una sorta di esperimento che avrebbe potuto dare utili indicazioni per lo sviluppo di Milano città digitale.

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