Dopo la cura dimagrante dello scorso maggio, che ha ridotto di 800 persone circa il personale a livello mondiale, Jd Edwards è tornata al profitto, grazie a un’impennata delle vendite nell’ultimo trimestre del FY, chiuso il 31 ottobre. L’utile n …
Dopo la cura dimagrante dello scorso maggio, che ha ridotto di 800
persone circa il personale a livello mondiale, Jd Edwards è tornata
al profitto, grazie a un’impennata delle vendite nell’ultimo
trimestre del FY, chiuso il 31 ottobre.
L’utile netto del 2000 e’ stato di 4,9 milioni di dollari, a fronte
di una perdita 7,9 milioni registrata lo scorso anno. In crescita
anche il fatturato, che ha sfondato il tetto di 1 miliardo di
dollari. La crescita riguarda principalmente le licenze, mentre i
servizi seguono a rilento. L’Italia e’ stata uno dei Paesi che ha
avuto maggiori difficoltà nei mesi passati. Secondo Piero Iannarelli,
nuovo amministratore delegato italiano, "la società si era seduta
sugli allori dopo un biennio, quello dell’88/89, in cui aveva avuto
ottimi risultati. Questo ha demotivato il personale, ma ora questo
circolo vizioso si è concluso: i primi risultati del trimestre
indicano infatti una ripresa. La riduzione forte (anche nel
fatturato, che quest’anno è di circa 34 miliardi di lire) si è avuta
sui servizi, seguendo in modo più accentuato il trend mondiale".
Anche nel nostro Paese il personale si è ridotto da 100 a 70 persone.
Le aspettative per il futuro poggiano sulla nuova versione di
OneWorld, chiamata Xe (eXtended Enterprise) votata al nuovo paradigma
della collaborazione elettronica nella supply chain.
