Oracle fa leva sul Web 2.0

La condivisione di conoscenza guida lo sviluppo tecnologico

Maggio 2009

Il modulo Human resources ha sempre avuto una particolare importanza nelle suite Erp di Oracle, ma dopo l’acquisizione di Peoplesoft, che ha portato in dote le due suite di Jd Edwards, la copertura del mercato della casa di Redwood si è fatta ancora più pervasiva.

I dati ufficiali parlano di oltre 11.000 clienti in tutto il mondo, tra cui 65 tra le prime 100 aziende dell’elenco Fortune 500.
Dal punto di vista tecnologico lo stato dell’arte delle soluzioni Oracle è costituito dall’adozione delle tecnologie Web 2.0, con inserimento in particolare di chat, discussion group, forum e anche la capacità di social network.

Si tratta di funzionalità che nella visione dell’azienda dovrebbero incidere in maniera diretta sulla creazione e condivisione di conoscenza all’interno delle diverse organizzazioni, incidendo in maniera positiva sulla gestione del personale, integrandosi, per esempio, con le soluzioni di e-learning eventualmente già implementate all’interno delle aziende per arricchire le sessioni formative e, in definitiva, contribuendo a migliorare la percezione dell’azienda da parte dei dipendenti come posto in cui è bello lavorare.

Per la commercializzazione di queste soluzioni Oracle si affida in maniera sostanziale alle vendite indirette, facendo leva anche sulle alleanze con gli operatori internazionali di grande prestigio, in grado di svolgere in maniera efficace un ruolo di influenzatori delle scelte aziendali.
In generale, vale ricordare come la strategia di base di Oracle, costantemente dichiarata, è di riservarsi il ruolo di sviluppatore di soluzioni ad alto contenuto tecnologico, lasciando ai suoi partner quello di portarle sul mercato, interpretando in modo approfondito i diversi bisogni dimostrati dalle aziende.

Per la commercializzazione in Italia Oracle si avvale di tre distributori, ossia Esprinet, Itway Vad e ComputerGross, mentre i contatti diretti sono possibili solo oltre la soglia del cosiddetto “general business” stabilito per convenzione dai 200 milioni di euro di fatturato.

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