È una doppia transizione quella che Huawei sta promuovendo e pronosticando per l’Europa, un passaggio epocale al miglioramento delle modalità di lavoro, di gestione, di vita, che punta a un’accelerazione dell’innovazione digitale nel pieno rispetto della sostenibilità. Green e digitalizzazione sono quindi stati i due mantra sui quali si è concentrato il Huawei Connect 2024 che si è appena tenuto a Parigi, raccogliendo alla Port du Versailles migliaia tra clienti, prospect e partner provenienti da ogni parte del Vecchio Continente.
Dal canto suo il colosso cinese ci mette quanto di meglio ha sviluppato in termini di infrastrutture ICT, con soluzioni cloud, data center e reti di nuova generazione, il tutto potenziato da tecnologie intelligenti. Soluzioni che per essere pienamente riconosciute da parte del mercato devono comunque superare l’approccio tecnicistico per mostrare la propria concretezza, andando incontro alla tante, ma diverse tra di loro, esigenze dei vari settori industriali, dal pubblico al privato, passando per la sanità, l’istruzione e il retail.
“Negli ultimi anni le tecnologie digitali e green hanno fatto passi da gigante, con le predisposizioni al 5G, l’intelligenza artificiale generativa in rapida evoluzione, e le energie rinnovabili che sono diventate sempre più accessibili ed efficienti – ha osservato Ken Hu, rotating chairman di Huawei, intervenendo in video alla convention di Parigi -. E in questo contesto l’Europa sta giocando un ruolo di primo piano, con un forte aumento degli investimenti in tecnologie AI e di calcolo, oltre che nella governance dei dati e dell’intelligenza artificiale. Tendenze, tutte, che avranno come effetto un’accelerazione dei processi di digitalizzazione, di trasformazione intelligente e di decarbonizzazione in tutta la regione. E Huawei è impegnata in prima persona nel supportare queste trasformazioni con consistenti investimenti in innovazione in diversi ambiti tecnologici, tra cui networking, storage, calcolo, cloud ed energia”.
Huawei in Europa per l’Europa
Un impegno che è in linea con la ventennale relazione che lega Huawei all’Europa, che ha portato a importanti traguardi come la connessione di più di un terzo della popolazione europea con reti a banda larga ad alta velocità, includendo anche le comunità più isolate. Progetti per sostenere la transizione verde e digitale del Vecchio Continente per i quali Huawei ha istituito una filiera locale con centri di produzione e innovazione distribuiti a livello geografico e attraverso la collaborazione con oltre 5.000 partner europei.
Questi ultimi in particolare hanno contribuito allo sviluppo di soluzioni ICT personalizzate per diversi settori, a partire dal turismo, dove sono stati connessi edifici storici senza alterarne le caratteristiche, all’istruzione, con il miglioramento delle reti campus per l’apprendimento online o l’healthcare, dove Huawei ha aiutato i medici a sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare la precisione e l’efficienza diagnostica, a vantaggio dei pazienti e del personale medico.
Ma Hu rivendica anche l’impegno di Huawei in tema di sostenibilità, che la vede in prima linea nello sviluppo di tecnologie verdi che supportino la riduzione dell’impronta di carbonio e l’efficienza delle energie rinnovabili. Un impegno cui contribuisce l’aumento dell’efficienza energetica delle infrastrutture IT per i siti mobili e la fornitura di soluzioni fotovoltaiche e di stoccaggio intelligente per aziende e consumatori. “Alla fine del 2023 – puntualizza Hu -, Huawei ha contribuito alla produzione di oltre 200 miliardi di chilowatt di energia pulita in Europa, riducendo le emissioni di carbonio di 140 milioni di tonnellate, un risultato equivalente alla piantumazione di 180 milioni di alberi”.
“Huawei è in Europa per l’Europa” ha aggiunto, ricordando che oltre sulla tecnologia e le infrastrutture, Huawei promuove iniziative volte all’inclusione digitale, come “Tech 4 All” lanciata cinque anni fa e che oggi ha raggiunto più di 80.000 persone in Europa con competenze digitali, inclusi programmi di formazione estesi anche in aree remote attraverso aule digitali mobili.
Sostenibilità, energia e l’impronta del carbonio digitale
Un tema, quello della sostenibilità, la cui importanza per Huawei si riflette anche sul fatto che l’intervento principe della convention sia stato dato proprio al tema della transizione elettrica per bocca di Pascal Terriant, chief standardization officer di EDF, il colosso dell’energia francese, il quale ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento radicale nel settore energetico. “La transizione verso zero emissioni nette è urgente e richiede l’adozione di energie rinnovabili, con una progressiva riduzione dell’uso di combustibili fossili – ha esordito -. L’obiettivo è triplicare la capacità rinnovabile entro il 2040 e raddoppiare gli investimenti nelle reti elettriche, per evitare che queste diventino un ostacolo alla diffusione dell’energia pulita.”.
E in tale contesto, la digitalizzazione e l’elettrificazione diventano componenti fondamentali di questo processo, con nuove tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore che stanno già entrando in uso, ma il cui impatto dovrà essere notevolmente ampliato per riuscire a raggiungere gli obiettivi europei.
Si tratta di una transizione energetica che per avere successo dovrà essere affrontata in modo sistemico, riconoscendo che il sistema energetico moderno è molto più complesso rispetto al passato. “In passato, le utility come EDF si occupavano principalmente di produzione centralizzata – ricorda Terriant -, ma oggi l’energia è sempre più distribuita, tra fotovoltaico, eolico e nuovi modelli di business. Un’evoluzione che richiede un approccio sistemico che consideri l’intero sistema energetico, oltre ai singoli prodotti.”.
Ed è proprio qui che la digitalizzazione mostra il suo ruolo fondamentale, consentendo di gestire e ottimizzare i flussi energetici attraverso il sistema. Ma bisogna anche affrontare le sfide legate all’impronta di carbonio digitale, dal momento che l’intelligenza artificiale e altre tecnologie ad alta intensità energetica richiedono sempre più elettricità.
La transizione al Green passa per l’elettrificazione
“È necessario elettrificare le aziende per affrontare il cambiamento climatico e favorire la transizione verso un’energia verde – ha fatto eco Cillian O’Donoghue, policy director di Eurelectric, l’associazione di settore dell’industria elettrica a livello europeo -. L’elettrificazione può aiutare a decarbonizzare la produzione di energia e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, attraverso l’uso di tecnologie rinnovabili come veicoli elettrici e pompe di calore”.
Nonostante la produzione di energia in Europa sia già decarbonizzata per il 75%, infatti, l’elettrificazione è ancora stagnante (attualmente al 23%), e deve crescere rapidamente per raggiungere il 70% entro il 2050. “L’elettrificazione è vista come la soluzione più veloce ed efficiente, soprattutto per i trasporti, dove i veicoli elettrici sono più efficienti degli altri carburanti alternativi, come l’idrogeno”.
Ma non è semplice: la lentezza nell’adozione di pompe di calore, il basso tasso di vendita di veicoli elettrici e gli investimenti necessari per le infrastrutture, specialmente le reti elettriche, sono elementi di freno. La rete europea è infatti obsoleta e non è pronta per accogliere la crescente domanda di energia rinnovabile, il che richiede un raddoppio degli investimenti nelle reti.
Le risposte di Huawei: tecnologie per reti, data center e security
Una risposta ai temi di ottimizzazione, sostenibilità ed esigenze delle aziende per fare fronte a queste sfide arriva da Huawei, che si propone con soluzioni concentrate soprattutto in ambito infrastruttura, data center e sicurezza a supporto della loro transizione digitale attraverso tecnologie sostenibili .
“Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e l’IoT, stanno guidando il cambiamento in vari settori, dai trasporti all’industria – ha osservato Michael Ma, VP, president of ICT products portfolio di Huawei -. Huawei, con la sua vision per il 2030, prevede un futuro in cui le tecnologie avanzate, come i veicoli intelligenti e i robot, trasformeranno il mondo del lavoro e della vita quotidiana. L’UE, con la sua “Digital Decade”, sta puntando a raggiungere obiettivi ambiziosi, e Huawei si impegna a supportare le aziende europee nella realizzazione di questi obiettivi con soluzioni IT innovative”.
Sono principalmente due le aree su cui Huawei si sta concentrando: l’innovazione nei prodotti e nelle soluzioni IT, e l’abilitazione dei partner a sviluppare soluzioni per soddisfare le esigenze aziendali in continua evoluzione.
In particolare, il vendor ha sviluppato soluzioni per le reti campus e i data center, fondamentali per le trasformazioni digitali.
Sul primo di questi fronti, quello della connettività delle reti campus, le soluzioni Huawei rispondono alla crescente domanda di dispositivi connessi e di larghezza di banda elevata. E Michael Ma indica le soluzioni Cloud Campus, che offrono connettività fino a 18,67 Gbps, permettendo esperienze di lavoro immersive e videoconferenze di alta qualità. Con controllo del consumo energetico e dell’ottimizzazione dell’efficienza attraverso la mappa digitale della rete, riducendo fino al 30% il consumo di energia.
Con l’aumento delle interruzioni dei servizi e dei costi associati ai guasti nelle reti dei data center, Huawei ha poi lanciato soluzioni ad alta affidabilità per migliorare la gestione e la sicurezza dei dati che includono la piattaforma programmabile per la gestione unificata di sistemi di terze parti e un’architettura flessibile che riduce i tempi di distribuzione dei servizi. Huawei ha anche introdotto soluzioni di storage avanzate per gestire l’esplosione dei dati aziendali, la cui crescita è prevista di mille volte nei prossimi anni. E in questo, la serie OceanStore risalta, potendo offrire capacità di archiviazione più elevate e un risparmio energetico del 30%.
Connessioni potenziate per le alte esigenze elaborative dell’AI
In risposta alla crescente domanda di potenza di calcolo per l’intelligenza artificiale generale, Huawei ha poi sviluppato soluzioni per la trasmissione IP e ottica per data center, in grado di gestire il traffico massivo di dati con velocità fino a 1,6 Tbps, con un aumento del 34% nell’efficienza del collegamento grazie agli algoritmi intelligenti.
Infine, l’attenzione di Huawei per la protezione delle infrastrutture digitali si concretizza con il lancio di soluzioni avanzate di sicurezza end-to-end. La battaglia è ardua: oltre 100 milioni di nuovi virus rilevati ogni anno e l’aumento degli attacchi ransomware mettono a serio rischio data center e reti campus. La soluzione MRP (Multilayer Ransomware Protection), proposta dal vendor riesce a rilevare ransomware con una precisione del 99,9%, mentre i firewall avanzati della serie USC 12000 offrono un’architettura hardware per gestire grandi volumi di traffico con un consumo energetico ridotto.
Soluzioni Huawei per i diversi settori verticali. In collaborazione con i partner
Soluzioni che il colosso cinese non propone a scatola chiusa, ma declinandole in progetti personalizzati e utili per i diversi ambiti di mercato, concentrandosi su efficienza, innovazione tecnologica e supporto ai partner, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale in Europa.
“Le nostre tecnologie nascono per accelerare la digitalizzazione delle imprese e migliorare le loro operazioni in vari ambiti – puntualizza il VP -. Huawei sta collaborando con i partner per sviluppare soluzioni che rispondano alle esigenze specifiche di ciascun settore, con oltre 30 soluzioni basate su scenari già implementate in Europa, in ambiti quali government, education, healthcare, hospitality, retail e produzione distinguendosi per costi, diversità, capacità di servizio e scalabilità”.
Per il settore education, in particolare, Huawei ha sviluppato soluzioni avanzate per i campus scolastici, dove sta crescendo la domanda di connettività e la necessità di supportare un numero sempre maggiore di dispositivi. Servono reti più veloci e scalabili. Per questo Huawei ha introdotto l’access point AP 77, che può supportare oltre 120 dispositivi contemporaneamente, risolvendo i colli di bottiglia tipici delle reti Wi-Fi tradizionali. Inoltre, gli switch Cloud Engine Multi-G possono aumentare la larghezza di banda esistente fino a 2,5 Gbps, migliorando l’efficienza della rete senza bisogno di rifarla completamente.
In ambito sanitario, Huawei si è invece concentrata sul tema dell’archiviazione e recupero delle immagini mediche, puntando sul problema della lentezza dei sistemi tradizionali. Con le soluzioni OceanStore nelle serie 2000 e 3000, che offrono archiviazione all-flash a costi simili a quelli dell’archiviazione ibrida, il vendor assicura una riduzione dei tempi di recupero delle immagini da 30 secondi a soli 3 secondi, contribuendo a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e l’efficienza operativa.
Semplificazione nell’erogazione dei servizi offerti dai partner MSP
Soluzioni che vanno incontro non solo ai verticali delle aziende utenti finali, con il supporto di Huawei che va anche in direzione dei partner che offrono servizi gestiti a livello locale. Ossia quegli MSP che si trovano a dover gestire una serie di servizi diversificati cercando nel contempo di ottimizzare i costi. Per loro, Huawei ha sviluppato Master Cloud, una piattaforma che semplifica la gestione dei servizi, la gestione dei dati e l’archiviazione. In aggiunta a questo, è stata introdotta la deduplicazione attiva e la compressione 70:1, che consentono agli MSP di offrire archiviazione in scenari mission-critical e di backup, rispettando gli SLA e migliorando l’efficienza operativa.
Huawei facilita l’accesso ai servizi per le PMI europee
Connect 2024 è stata anche l’occasione per Huawei di lanciare nuove soluzioni mirate per il mercato delle PMI in Europa, racchiuse nel Kit Huawei per le PMI, una nuova offerta che comprende oltre 150 prodotti organizzati in quattro portafogli principali pensati per semplificare l’installazione e la manutenzione delle reti. Se prima la configurazione di una rete richiedeva l’inserimento manuale di centinaia di righe di comando e almeno un giorno di lavoro, ora con l’orchestrazione intelligente, la configurazione può essere completata con la semplice scansione di un QR code.
Oltre a migliorare i tempi di distribuzione, Huawei ha anche sviluppato una libreria di guasti, che consente di ridurre il tempo medio di risoluzione dei problemi da 4 ore a solo 1 minuto. Il vendor sta inoltre pensando di estendere ulteriormente la propria offerta con strumenti intelligenti per la pianificazione e l’ottimizzazione della rete, che saranno presto disponibili sulla piattaforma Huawei Exit.
Le soluzioni proposte sono pensate per soddisfare esigenze specifiche per diversi settori verticali di mercato. Per gli uffici delle PMI, per esempio, la serie S3 offre switch da 8 a 24 porte, capaci di evolvere verso il Wi-Fi 7 e di adattarsi a reti flessibili. Nel settore dell’hospitality, invece, Huawei ha progettato soluzioni come la serie Life 200, che si caratterizza per avere un basso consumo energetico, e la serie 1000, che integra funzionalità complete per routing, switching e gestione Wi-Fi.
Huawei vuole raddoppiare l’ecosistema dei partner europei
Ma l’impegno di Huawei non si limita allo sviluppo di prodotti innovativi. L’azienda sta infatti rafforzando il proprio ecosistema di partner in Europa, puntando a espandere la rete dagli attuali 4.000 partner a 8.000 nei prossimi cinque anni. A supporto di questa crescita, Huawei ha creato un ambiente Open Labs basato su cloud, che consente ai partner di integrare rapidamente le loro soluzioni con la piattaforma Huawei, e una piattaforma di abilitazione “one-stop” che combina strumenti, skill e risorse per semplificare le operazioni e migliorare il supporto ai clienti.