Acronis Cyber Protect 15 è la nuova la soluzione B2B che integra backup, disaster recovery, antimalware, cybersecurity e strumenti di gestione degli endpoint in un unico prodotto.
Lo fa con rilevamento dei comportamenti basato su intelligenza artificile capace di bloccare gli attacchi zero-day, filtro degli URL, valutazioni della vulnerabilità, protezione delle videoconferenze e gestione delle patch automatizzata.
Queste caratteristiche difendono l’azienda dalle minacce informatiche più recenti e garantiscono al contempo il ripristino dei dati e dei sistemi nel più breve tempo possibile.
Acronis riporta che test effettuati da AV-Test e Virus Bulletin mostrano che l’antimalware di Acronis Cyber Protect individua il 100% degli attacchi malware, senza alcun falso positivo.
Integrando protezione dati e funzionalità di cybersecurity, Acronis Cyber Protect 15 difende dalle minacce informatiche e garantisce il ripristino dei dati e dei sistemi nel più breve tempo possibile.
In particolare la protezione delle videoconferenze previene gli attacchi perpetrati ai danni di applicazioni come Zoom, Webex e Microsoft Teams (Acronis Cyber Protect ha risolto la vulnerabilità di Webex prima che venisse rilevata da Cisco).
Smart working, endpoint da proteggere ancora di più
Secondo il recente Acronis Cyber Readiness Report, studio che ha indagato su 3.400 tra aziende di tutto il mondo e lavoratori da remoto durante la pandemia, il 92% delle aziende intervistate ha affermato di aver adottato nuove tecnologie per consentire lo smart working, tra cui strumenti per la collaborazione e soluzioni per la privacy e la cybersecurity degli endpoint.
Dal rapporto emerge che le strategie più comuni adottate dagli hacker per colpire i telelavoratori sono il phishing, gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) e quelli mirati alle videoconferenze.
Gli attacchi di phishing fanno registrare un record: solamente il 2% delle aziende valuta la presenza di una funzione di filtraggio degli URL durante la scelta di una soluzione di cybersecurity.
Il 39% delle aziende intervistate ha subìto negli ultimi tre mesi un attacco durante le videoconferenze, ora che il personale si affida ad app quali Zoom, Cisco Webex e Microsoft Teams.
Inoltre, i centri operativi Acronis Cyber Protection (CPOC) indicano che il 35% degli attacchi malware riusciva a superare le linee di difesa aziendali prima dell’implementazione di Acronis Cyber Protect. Questi risultati spiegano perché oggi le aziende non possono prescindere da una soluzione di Cyber Protection che riduca le complessità e migliori la sicurezza, senza incidere ulteriormente sui costi di gestione.