Adobe cerca un rapporto diretto con il canale

I partner devono poter parlare con l’azienda. E allora parte un indirizzo e-mail e una newsletter dedicata

Adobe vuole contatti più stretti con i partner. “Il rapporto con i distributori è ottimo”, racconta Giuseppe d’Apolito channel sales manager “ma vogliamo qualcosa di più”. Per questo la filiale italiana ha attivato l’indirizzo channel-italia@adobe.com al quale ci si può rivolgere per ottenere la password necessaria per avere libero accesso a http://partners.adobe.com/channelweb/ il sito dedicato al canale che presenta contenuti anche in italiano relativamente ai nuovi prodotti, alla loro disponibilità, ai prezzi o alle localizzazioni. All’indirizzo i rivenditori si possono rivolgere anche per quesiti di tipo commerciale. Accanto all’istituzione, tardiva, di una casella di e-mail che permetta ai partner di saltare il distributore e contattare direttamente l’azienda, Adobe si impegna anche a inviare ogni due mesi una newsletter che è una “Guida alla vendita” dei software della società.
“Vendere prodotti Adobe – aggiunge il channel manager – deve essere facile”. Per questo la guida, in un pdf che stampato si traduce in una cinquantina di pagine, contiene tutte le informazioni relativamente a listini, pacchetti licenze, promozioni e altro. E poi ci sono i Dvd dove passo passo viene illustrato il funzionamento dei prodotti, web banner per il proprio sito e training dedicato al canale.

Queste iniziative servono anche per supportare un canale impegnato nella vendita della nuova Creative suite.
L’Italia è infatti il paese pilota che dovrà dire se la nuova strategia di Adobe è giusta. In pratica la società ha deciso di abbandonare le Collection e provare con la vendita di due versioni della Creative suite che comprendono alcuni prodotti Adobe.
La prima, Standard edition, è in vendita al prezzo di 1.499 (Iva esclusa) e include Photoshop 7, Illustrator 10 e InDesign 2, mentre al prezzo di 1.799 (Iva esclusa) viene venduta la versione Premium che comprende Photoshop 7, Illustrator 10 e InDesign 2, Golive 6, Acrobat 5 e Premiere. Abbandonata la vendita delle Collection, con gruppi di prodotti orientati a differenti settori merceologici, Adobe adesso è convinta sia venuto il momento del network publishing, “delle soluzioni globali che permettano di passare dalla creazione alla distribuzione dei contenuti”. Per questo lancia la Creative suite che se nella versione Standard rappresenta ancora un compromesso con la strategia precedente ha nella Premium la versione principale. Il risparmio rispetto all’acquisto dei singoli prodotti è del 50-60%, un vantaggio per gli utenti e una scommessa per la società che ha bisogno di grandi volumi di vendita e non a caso l’ha per ora lanciata solo in Italia. “In questo modo i rivenditori – aggiunge d’Apolito – possono proporre un’offerta completa con soluzioni integrate, incrementare il loro fatturato e avere un supporto marketing continuo durante tutto il ciclo di vita del prodotto”.

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