La software house di San Jose ha svelato nuovi strumenti di Adobe Experience Platform progettati e introdotti per aiutare i retailer a far crescere il loro business digitale.
Questa nuova serie di aggiornamenti è focalizzata su tre aree che secondo Adobe possono avere un impatto sostanziale: identificare le esperienze interrotte attraverso l’intelligenza artificiale, migliorare il modo in cui gli sconti vengono personalizzati e fornire siti web e app più veloci.
Ognuna di queste funzionalità si basa sulla Adobe Experience Platform, piattaforma dove i segnali dallo shopping online e fisico sono combinati per consentire alle imprese di comprendere le customer experience in modo olistico, e non attraverso la lente di un canale specifico.
In tal modo le aziende possono riunire dati disgiunti in un linguaggio comune, eliminando un po’ di lavoro pesante e al contempo consentendo ai team di agire più rapidamente.
Per quanto riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale per rilevare le anomalie, Adobe sottolinea come le attività legate al retail possano essere incredibilmente complesse e basti un piccolo difetto nell’esperienza dell’acquirente per avere effetti negativi anche ingenti.
Con Customer Journey Analytics, basato su Adobe Experience Platform, i retailer possono ora sfruttare l’intelligenza artificiale per rilevare esperienze interrotte o per scoprire nuove opportunità. Questo aggiornamento porta il rilevamento delle anomalie oltre il sito web, dove è stato finora usato prevalentemente, e permette alle aziende di vedere dove sorgono i problemi quando gli acquirenti si spostano tra i vari canali e di risolvere i problemi che dovessero sorgere in tempo reale.
Per ciò che concerne la migliore personalizzazione delle offerte e promozioni, questa attività è in gran parte guidata da dati storici e ciò può essere un limite. Offer Decisioning, anch’esso basato sempre su Adobe Experience Platform, espande questo approccio consentendo ai retailer di ricevere segnali in tempo reale che catturano le interazioni che avvengono attraverso diversi canali. I retailer sono messi quindi in grado di sfruttare questi insight per fornire offerte più pertinenti e ottenere una migliore conversione.
La performance del sito è una preoccupazione importante nel settore retail, poiché può diventare un ostacolo per cose come gli acquisti d’impulso. Gli sviluppatori e i team It sono sotto pressione per ottenere risultati, ma sono limitati da siti web sempre più complessi e dalle esigenze di elaborazione dei dati, operazione pesante e laboriosa che ha come effetto secondario quello di rendere lenti i siti e le applicazioni.
I retailer possono ora sfruttare una nuova funzionalità, Adobe Experience Platform Launch Server Side, per aumentare le prestazioni spostando sul server il workload una volta fatto nel browser o su un dispositivo mobile. Adobe Experience Platform Launch Server Side fornisce un unico centro di controllo per tutti i dati raccolti con gli SDK di Experience Platform Web e Mobile, semplificando i flussi di lavoro. Con questa nuova funzionalità, i retailer possono ora standardizzare i dati provenienti da canali non correlati e semplificare i loro processi di raccolta dati. Di conseguenza, possono offrire esperienze web e app più veloci e raggiungere tassi di conversione più elevati.
Oltre a questi update, la società di San Jose ha anche annunciato che le imprese possono ora sfruttare Adobe Experience Manager (AEM) tramite l’editor AEM SPA per modificare gli storefront costruiti con PWA Studio, il framework Progressive Web App (PWA) di Magento progettato con un approccio headless.
Con i consumatori che utilizzano di più i loro dispositivi mobili per completare le transazioni, i marketer hanno bisogno di creare esperienze per il web ricche, veloci e simili alle app, per tenere alti l’engagement e le conversioni. Ciò può essere agevolato da questa integrazione di contenuti e commerce tramite Adobe Experience Manager.