Adobe e Ibm insieme alla società posseduta Red Hat hanno avviato una partnership finalizzata a far progredire la trasformazione della customer experience.
Il focus iniziale di questa collaborazione verterà sulla sicurezza dei dati in tempo reale e sui settori regolamentati che utilizzano il cloud ibrido.
Le aspettative dei consumatori sulle esperienze digitali offerte dalle aziende su cui fanno affidamento di più sono aumentate vertiginosamente durante l’emergenza Covid-19, ha sottolineato nel presentare l’iniziativa Adobe, secondo cui il digitale non potrà che acquisire sempre più importanza, anche a prescindere dalla pandemia.
Man mano che le aziende affrontano la trasformazione digitale per soddisfare queste nuove esigenze dei clienti, e spostano sempre più i carichi di lavoro core nel cloud, i top manager della cosiddetta C-suite affrontano una ri-definizione dei propri ruoli, il tutto mantenendo la sicurezza al centro.
I Chief Marketing Officer e Chief Digital Officer, in particolare quelli che lavorano in settori regolamentati come quello bancario e sanitario, stanno scoprendo che, con l’enfasi data al marketing data-driven, stanno ora diventando amministratori di importanti informazioni aziendali e sui clienti.
Per questi dirigenti, la necessità di proteggere i dati fornendo allo stesso tempo esperienze significative per i clienti è fondamentale.
È proprio a questo scopo che Adobe, Ibm e Red Hat hanno stretto una partnership strategica: per accelerare la trasformazione digitale e rafforzare la sicurezza dei dati in tempo reale per le aziende, con particolare attenzione ai settori regolamentati. L’intenzione di questa alleanza è quella di aiutare le aziende a offrire esperienze più personalizzate lungo il customer journey, promuovendo un miglioramento nell’engagement, nella redditività e nella lealtà dei clienti.
Il focus iniziale di questa partnership sarà concentrato su tre aree, la prima delle quali è la flessibilità di deployment con il cloud ibrido.
Adobe, IBM e Red Hat mirano a consentire ai brand di gestire e distribuire i propri contenuti e asset all’interno di qualsiasi ambiente di cloud ibrido, da cloud pubblici multipli a data center on-premise. Certificando e consegnando Adobe Experience Manager 6.5, parte di Adobe Experience Cloud, per l’esecuzione sulla piattaforma container open source Red Hat OpenShift, Ibm offrirà ai clienti la flessibilità di ospitare, accedere e sfruttare i dati in un ambiente di loro scelta.
Può interessarti: Le tecnologie per la trasformazione della customer experience
La seconda area iniziale d’interesse è rappresentata dai servizi finanziari. In quest’area, Adobe si unisce all’ecosistema di partner IBM come partner strategico che fornisce soluzioni CX per IBM Cloud for Financial Services. Utilizzando il suo cloud pubblico dei servizi finanziari, IBM estenderà Adobe Experience Manager ai professionisti di questo settore con l’obiettivo di aiutarli a soddisfare i più elevati requisiti di sicurezza e normativi, nel fornire esperienze personalizzate ai propri clienti.
Infine IBM iX, la divisione di business design di IBM Services, estenderà le sue offerte a tutte le applicazioni core enterprise di Adobe. Con un supporto più ampio e integrato per i clienti di Adobe Creative Cloud, Adobe Experience Cloud e Adobe Document Cloud, IBM iX accelererà il modo in cui i brand globali utilizzano i dati per progettare, implementare e scalare le esperienze personalizzate dei clienti, per infondere fiducia in ogni aspetto della loro attività.
Inoltre, come parte della partnership, Ibm ha nominato Adobe suo Global Partner for Experience e inizierà a utilizzare Adobe Experience Cloud e le sue applicazioni enterprise per trasformare il proprio marketing globale.
Per maggiori informazioni, Ibm ha allestito un’apposita pagina dedicata alla partnership con Adobe.