AgCom: Tlc, confermato il rapporto Caio

Le Tlc italiane sono in fase di stagnazione: nel mobile calano i prezzi e crollano gli Sms (-20%), nel fisso picchiano le linee (-730 mila). Gli Mvno e WiMax sono in lieve controtendenza, ma non basta.

E’ stato rilasciato l’Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni dell’Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il dettaglio è interessante, ma i dati complessivi -che non riportano nessuna particolare sorpresa- confermano che gli operatori non incassano abbastanza per investire nella nuova generazione.

Mercato mobile
A fine 2013 il numero di linee mobili italiane ha superato i 66 milioni. Negli ultimi dodici mesi il saldo risulta positivo per H3G (+1,4 milioni) e Wind (+174 mila), mentre è negativo per Telecom Italia (-1 milione) e Vodafone (-750 mila).
Su base trimestrale l’indicatore migliora per H3G (+377mila, da +113 a +264 mila) e Vodafone (+139 mila, da -232 a -93 mila). Peggiora invece per Telecom Italia (-226 mila, da + 75 mila a -151 mila) e Wind (-53 mila, da -44 mila a -96 mila).
Gli operatori mobili virtuali registrano un saldo attivo cumulato di 1,5 milioni di linee. In crescita di 214 mila unità il numero degli utenti Mvno, ovvero Poste, Fastweb, Coop, Erg ed alcuni altri.
Il mercato mobile, negli ultimi due anni, è sostanzialmente saturo, con una flessione su base annua nazionale di 240 mila linee. In queste condizioni si assiste ad una guerra dei prezzi. Come testimoniato dalle operazioni di portabilità del numero, che nel 2013 sono state mediamente 3,5 milioni di richieste per trimestre, i clienti si acquisiscono quasi esclusivamente da altri operatori, ovviamente offrendo agli utenti sconti vantaggiosi per loro e nefasti per la capacità d’investimento del sistema complessivo.
Nuovamente forte il crollo deli Sms, assorbiti dalle chat fisse e mobili. I 76,7 miliardi di Sms del 2013 segnano una riduzione di oltre il 20%, ma va osservata la forte controtendenza tra gli Mvno dove c’è una crescita del 13,3%.
Nella larga banda mobile, con i dati che includono Mno e Mvno, nel 2013 il traffico dati è cresciuto del 32,7% (+34,3% nel 2012). Le Sim che nell’ultimo trimestre del 2013 hanno effettuato traffico dati hanno superato i 39,5 milioni (+23,3% sul 4Q12). In particolare, le sim “solo dati” hanno superato gli 8 milioni (+1,8% rispetto a fine 2012).


Voce in mobilità

Le Sim che effettuano solo traffico vocale nell’ultimo anno sono diminuite di oltre 7,5 milioni. Negli ultimi dodici mesi c’è stata una crescita è pari di 650 mila linee dell’utenza affari, mentre il residenziale ha registrato una flessione nell’ordine di 900 mila Sim.
Su base annua il traffico telefonico (oltre 150 miliardi di minuti da inizio anno) risulta in aumento dell’8,6%.
Sempre nell’ultimo anno, escludendo la crescita degli accessi WiMax si osserva una riduzione degli accessi complessivi degli Olo (-30 mila) che si confronta, in termini omogenei, con l’aumento di 120 mila registrato nel 2012. La ripartizione degli accessi diretti per operatore posiziona Wind al primo posto (36,6%).
La crescita degli accessi WiMax, che ormai si equivalgono a quelli in fibra, rappresenta la metà del complessivo aumento degli accessi degli Olo nell’ultimo anno. Linkem raggiunge il 56% dello specifico segmento, seguita da Aria con il 38%, mentre Mandarin e WaveMax assommano il 6%.


Rete fissa

Il calo degli accessi complessivi 2013 è stato di circa 730 mila linee rispetto a dicembre 2012, in accelerazione rispetto a quanto omogeneamente osservato nei dodici mesi precedenti (-450 mila).
La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è scesa dell’1,5%, collocandosi al 63,1%. E’ salita significativamente Fastweb che su base annuale ha guadagnato l’1,0%, portandosi ormai a ridosso di Vodafone.

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