AI Cookbook // Ricetta #11: Un avatar interattivo

Avete presente quando cucinate seguendo una ricetta e, a un certo punto, vi rendete conto che manca qualcosa? Un pizzico di sale, una spruzzata di limone, quella spezia segreta che dà al piatto quel quid in più? Ecco, lo stesso può succedere con l’intelligenza artificiale. Nella puntata #9 di AI, Cookbook abbiamo visto come dare voce ai nostri pensieri con gli assistenti vocali, ma diciamocelo, a volte manca un po’ di… personalità. Manca la faccia!

Mettiamoci la faccia con un avatar AI interattivo

E qui entrano in gioco gli avatar AI interattivi, la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale che ci permette di dare un volto (e un corpo!) alle nostre idee. Non più solo voci sintetiche, ma veri e propri alter ego digitali capaci di parlare, gesticolare e interagire con noi in tempo reale.

Curiosi di vedere un avatar AI in azione? Guardate questo video e ditemi cosa ne pensate!. Lì troverete me e il mio avatar che chiacchieriamo amabilmente del mio libro Assumere un’intelligenza artificiale in azienda. Interessante, vero?

Ma a cosa serve, di preciso, un avatar AI?

Beh, a un sacco di cose! Pensate a tutte quelle situazioni in cui un volto amico e una voce rassicurante possono fare la differenza rispetto al classico chatbot testuale:

  • Presentazioni aziendali: Dite addio alle solite slide noiose e date il benvenuto a un presentatore virtuale che cattura l’attenzione del pubblico. Immaginate il vostro avatar AI che illustra i risultati dell’ultimo trimestre con un sorriso smagliante e un eloquio impeccabile. Successo garantito!
  • Video tutorial: Il vostro avatar AI può spiegare concetti complessi in modo chiaro e conciso, adattandosi al livello di conoscenza di chi guarda. E se qualcuno ha bisogno di chiarimenti? Nessun problema, l’avatar è lì per rispondere a tutte le domande.
  • Customer service: Un avatar AI può rendere l’interazione con i clienti più umana e personalizzata, migliorando la customer satisfaction. Addio ai chatbot impersonali, benvenuti agli assistenti virtuali empatici e sempre disponibili.

E non è finita qui! Gli avatar AI possono anche:

  • “Clonare” voi stessi: Potrete condividere le cose che sapete come se foste voi a raccontarle, o partecipare alle riunioni più noiose (tramite Zoom, davvero!) senza che quasi nessuno se ne accorga 🙂
  • Aiutarvi a imparare: Che si tratti di una nuova lingua o di un software complesso, il vostro avatar AI può diventare un tutor personale sempre a disposizione.
  • Offrire supporto emotivo: Avete bisogno di qualcuno con cui parlare? Il vostro avatar AI può ascoltarvi senza giudicare e offrirvi parole di conforto. (Questa frase ha ripetutamente voluto metterla Gemini. Io ho provato a dire a mia moglie di rivolgersi al mio avatar ma… non posso scrivere qui cosa mi ha risposto)

Come vedete, le possibilità sono davvero tante! E se siete a corto di idee, HeyGen ve ne fornisce qualcuna con i suoi avatar predefiniti, pensati per diversi utilizzi:

  • Judy – L&D Compliance Training: Per sessioni di onboarding aziendale sempre disponibili.
  • June – Interviewer: Per condurre i primi colloqui di lavoro e scremare i candidati.
  • Silas – Customer Support: Per offrire supporto tecnico 24/7.
  • Ann – Therapist: Per un supporto emotivo quando ne avete bisogno. (aridaje con il supporto emotivo)
  • Ma se volete potete anche creare un avatar di voi stessi, come ho fatto io.
  • E così via…

Ingredienti

Per creare il vostro avatar AI avrete bisogno di:

  • HeyGen: La piattaforma che useremo in questo tutorial.
  • Un pizzico di creatività: Per personalizzare il vostro avatar e renderlo unico.
  • Un microfono (opzionale): Se volete registrare la vostra voce per l’avatar.
  • Una webcam (opzionale): Se volete utilizzare la vostra immagine per creare l’avatar (richiede un abbonamento a pagamento).

Difficoltà

3/5 Americano: Moderate, balanced caffeine for content that requires attention

Tempo di preparazione

60 minuti

Procedimento: Diamo vita al vostro alter ego digitale!

1. Scegliere la piattaforma e creare un account

Per iniziare, andate sul sito di HeyGen  e create un account gratuito. Potrete così esplorare le funzionalità di base e creare il vostro primo avatar (In basso nel menu LABS trovate INTERACTIVE AVATAR).

La soluzione è ancora in beta e i prezzi pure. Quindi non pensate, per ora, di farlo come servizio da mettere in produzione.

2. Scegliere un avatar

HeyGen offre una vasta gamma di avatar predefiniti, ma se volete utilizzare la vostra faccia, dovrete sottoscrivere un abbonamento a pagamento (a partire da 50 $ al mese) e attendere almeno un giorno per la creazione del vostro avatar personalizzato.

Inoltre il “traffico”, ovvero i minuti che l’avatar dedica a parlare con voi o con il vostro pubblico hanno un costo piuttosto alto (a partire da 0,10 $/minuto) con una ricarica minima di 100 $/mese

3. Creare un Interactive Avatar

HeyGen vi permette di creare un avatar interattivo che risponde in tempo reale alle vostre domande e richieste, come un vero e proprio assistente virtuale. Potete personalizzare l’aspetto, la voce e il comportamento dell’avatar per adattarlo alle vostre esigenze. Ma in sostanza ciò che è richiesto è un video di voi che parlate, in modo che l’AI di Heygen possa capire come vi muovete, come parlate e clonarvi voce e aspetto. Per maggiori informazioni su come creare un Interactive Avatar, consultate la guida ufficiale di HeyGen. Un consiglio: fate tutto alla lettera o il risultato non sarà buono. E avete solo un altro tentativo a disposizione.

Finché aspettate che l’avatar sia pronto dovrete occuparvi della knowledge da fornirgli. Il prompt non è così banale da scrivere perché dovete entrare nelle logiche di un avatar che parla, si muove, interagisce. Quindi scoprirete come sia importante dargli molte istruzioni apparentemente banali (non fare elenchi puntati e numerati, sii discorsivo, non parlare troppo a lungo…). Tralascio le istruzioni pratiche perché l’interfaccia è piuttosto chiara.

Vi suggerisco di sperimentare con uno degli avatar a disposizione e fare tanti test per vedere che si comporti come piace a voi.

4. Integrare l’avatar in diverse applicazioni

In alternativa HeyGen propone un codice di embedding per portare l’avatar sul vostro sito. Qualche bel problema di CORS (Cross-origin resource sharing) e permessi vari e dovreste riuscirci in poco tempo, almeno se siete l’admin del sito.
Altra possibilità arriva dall’integrazione dell’avatar in applicazioni personalizzate tramis l’SDK di HeyGen che richiede competenze di sviluppo e l’utilizzo delle API di HeyGen. Se siete sviluppatori, potete consultare la documentazione ufficiale per maggiori informazioni.

Se non lo siete… cercate degli sviluppatori 🙂

Alternative a HeyGen

Il settore degli avatar AI è in continua evoluzione, con nuove piattaforme e funzionalità che emergono continuamente. È probabile che quest’anno vedremo l’arrivo di nuovi player e soluzioni innovative. Alcune piattaforme che offrono funzionalità simili a HeyGen sono D-ID e Synthesia. Ma ancora non hanno soluzioni come questa.

Vi consiglio di fare una ricerca approfondita per scoprire le ultime novità e scegliere la soluzione più adatta alle vostre esigenze e ai vostri budget.

Quindi: il futuro è interattivo (e ha un volto!)

Gli avatar AI sono una tecnologia in rapida evoluzione, con un potenziale enorme in diversi settori. Che si tratti di migliorare la comunicazione, rendere più efficiente il lavoro o semplicemente divertirsi, gli avatar AI offrono nuove opportunità per interagire con il mondo digitale.

Un’ultima raccomandazione: quando utilizzate gli avatar AI, siate trasparenti. È importante che le persone sappiano di interagire con un’intelligenza artificiale e non con un essere umano. Per ora si vede chiaramente, nel giro di qualche tempo, soprattutto in Zoom, potrebbe essere meno chiaro. Questo non solo per una questione di etica, ma anche per evitare fraintendimenti e delusioni. Immaginate la sorpresa di un cliente che scopre di aver confessato i suoi problemi a un avatar AI durante una riunione in cui sperava foste presenti voi!

Non so se siamo pronti per un mondo popolato da avatar AI, ma sicuramente questa tecnologia ci sta aprendo ancora di più la strada a nuove forme di interazione più naturali e intuitive. Come ho scritto nel mio blog Interfacce AI del futuro: chat, voce e oltre , “la voce e gli avatar sono solo l’inizio di un percorso che ci porterà a interagire con le macchine in modi che oggi possiamo solo immaginare”.

Un futuro in cui la tecnologia si adatta a noi, e non viceversa, un futuro in cui la comunicazione è fluida e senza barriere, un futuro in cui la creatività non ha limiti e i problemi di UX… saranno diversi.


Cosa ne pensate degli avatar AI? Li avete già utilizzati? Condividete le vostre esperienze e le vostre idee nei commenti!

Dietro le quinte

Come ho creato questo articolo? Beh, per proseguire con i test dei vari assistenti questa volta ho usato Google Gemini e creato una GEM. Ma ve lo faccio spiegare da “lui”.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

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