Oggi, in questa terza ricetta di AI Cookbook, non parliamo di tecniche di programmazione bensì di tecniche organizzative. Ogni tanto vorrei raccontarvi anche come “Assumere l’AI” e non solo come utilizzarla per produrre software.
Pronti?
💡La situazione
Immagina di essere un manager che scopre improvvisamente l’arrivo in azienda di uno strumento rivoluzionario, capace di trasformare radicalmente il modo di lavorare.
Come lo introdurresti al tuo team? Come faresti capire a tutti che non si tratta solo di una novità passeggera, ma di qualcosa che cambierà per sempre il vostro modo di operare?
Questa è la sfida che molti manager affrontano oggi con l’arrivo dell’intelligenza artificiale in azienda. Non si tratta solo di “assumerla”, come descritto nel mio libro Assumere un’Intelligenza Artificiale in azienda, ma di essere consapevoli che siamo davanti a una tecnologia innovativa, capace di avviare una vera rivoluzione nel modo di pensare e operare in azienda.
Parlo molto di questo nei miei workshop alle aziende: l’AI è una questione di impatto e non serve che sia io a sottolineare quanto questo sarà ampio e duraturo.
Il problema: L’AI è qui, ma siamo pronti?
L’AI non bussa educatamente alla porta prima di entrare. Spesso irrompe nei processi aziendali attraverso iniziative individuali, tool online gratuiti o progetti pilota non coordinati. Oppure è semplicemente presente senza che voi lo sappiate, con quelli che Ethan Mollick, una delle voci più autorevoli nel campo dell’AI generativa, definisce come “Secret Cyborgs”: persone che utilizzano l’AI per il loro lavoro ma non lo ammettono o non lo dichiarano, spesso per la paura di essere giudicati male o di essere osteggiati.
Il rischio? Creare un caos di approcci disconnessi, sprecare risorse preziose e, peggio ancora, perdere opportunità cruciali di innovazione.
La sfida per te, come responsabile di un team di lavoro di qualunque dimensione, è duplice:
- Come creare consapevolezza sull’importanza dell’AI senza generare panico o resistenza?
- Come allineare il tuo team verso un approccio coerente e strategico all’AI?
La soluzione: AI-PLUG e la fase di AWARENESS
Per affrontare questa sfida, ho sviluppato AI-PLUG, un framework pratico per introdurre l’AI in azienda. È un framework che va adattato in base a ogni situazione e che vuole essere uno spunto di riflessione sui passi da fare. Trovi il dettaglio completo nel libro, ma oggi ci concentreremo sulla prima fase cruciale: AWARENESS.
Cos’è AWARENESS e perché è fondamentale?
AWARENESS non è solo “essere a conoscenza” dell’esistenza dell’AI. È un processo attivo di:
- Riconoscimento del cambiamento in atto
- Comprensione delle potenzialità dell’AI per il vostro specifico contesto
- Allineamento del team verso una visione comune
È il momento in cui l’organizzazione prende coscienza che l’AI non è solo una tecnologia emergente, ma una forza che cambierà il modo di operare e competere.
Come creare AWARENESS efficace: Il metodo delle 3C
- Curiosità: Stimola la curiosità del team verso l’AI. Organizza sessioni pratiche dove ognuno può sperimentare in prima persona tool AI di vario tipo.
- Condivisione: Crea spazi (fisici e digitali) dove il team possa condividere liberamente scoperte, dubbi e idee sull’AI. Un “AI Ideas Board” può essere un ottimo punto di partenza. Permetti a ciascuno di sbagliare e proporre idee folli: scoprirai che è il modo migliore per accendere l’innovazione.
- Contestualizzazione: Aiuta il team a vedere l’AI non come una minaccia, ma come un potente alleato per i vostri specifici obiettivi aziendali. Usa esempi concreti di come l’AI potrebbe migliorare i processi esistenti.
Costruire un AI-Team efficace: La chiave del successo
L’AI-Team è un gruppo multidisciplinare dedicato all’implementazione e alla gestione delle iniziative di intelligenza artificiale in azienda. La sua creazione è fondamentale per il successo della fase di AWARENESS e per garantire un’adozione efficace dell’AI in tutta l’organizzazione. Un AI-Team ben strutturato non solo introduce le tecnologie AI, ma assicura anche che queste siano allineate con gli obiettivi di business, favorendo la trasformazione digitale.
Quante volte in azienda avete visto idee brillanti restare nel cassetto per disallineamenti interni? Persone con competenze straordinarie che, per paura di essere ignorate o semplicemente per abitudine, per cultura aziendale o perché non si sentono in sintonia con le diverse visioni sull’AI del gruppo scelgono di non parlare? Credo che l’AI possa diventare il perfetto pretesto per riprogettare l’organizzazione partendo da momenti di allineamento, apertura e revisione dei processi alla luce delle opportunità che essa offre. Ed iniziare a fare vera innovazione, lavorando con chi è sul pezzo tutti i giorni.
Non dimentichiamoci che spesso, sono proprio le persone operative — quelle a stretto contatto con i processi quotidiani — ad avere le intuizioni migliori. Fornire a queste persone gli strumenti, il budget e la libertà di sperimentare, permette di sbloccare un potenziale enorme. Dovrete selezionare il team giusto per guidare questo cambiamento, e costruire un AI-team efficace è il primo passo.
Ne parlo in dettaglio ma vi voglio lasciare qui una guida con parecchi spunti che potrete sviluppare su come costruire e gestire il vostro AI-Team. Non sono tutti da completare, ma questo elenco può essere utile per farsi ispirare:
- Definire ruoli e competenze:
- Includi competenze multidisciplinari: data scientist, esperti di machine learning, ingegneri software, specialisti IT, ma anche persone di business, operative o addirittura esterne all’azienda.
- Assicurati che ogni membro abbia un ruolo chiaro ma flessibile.
- Crealo come gruppo di studio più che area funzionale: aiuterà chi è dentro, ma soprattutto chi non ne fa parte, a relazionarsi in modo più sereno con l’AI.
- Promuovere la collaborazione interfunzionale:
- Crea ponti tra i dipartimenti tecnici e quelli non tecnici.
- Organizza workshop regolari dove il team AI presenta le potenzialità della tecnologia ai vari reparti aziendali.
- Incoraggia i membri del team a partecipare a sessioni di “job shadowing” (osservare direttamente il lavoro di un altro dipartimento o collega per comprendere meglio le loro responsabilità e processi operativi) in altri dipartimenti per comprendere meglio le esigenze del business.
- Creare un ambiente di apprendimento continuo:
- Alloca budget per corsi, seminari e workshop sulle nuove tecnologie AI.
- Implementa un sistema di condivisione delle conoscenze interno, come una wiki aziendale dedicata all’AI.
- Organizza eventi periodici dove il team discute gli ultimi sviluppi nel campo.
- Identificare e gestire progetti pilota:
- Inizia con progetti di piccola scala ma ad alto impatto.
- Definisci chiaramente gli obiettivi e le metriche di successo per ogni progetto.
- Usa un approccio agile, con cicli di feedback rapidi e iterazioni frequenti.
- Scegliere le tecnologie giuste:
- Valuta attentamente le piattaforme, i framework e gli strumenti AI disponibili.
- Considera fattori come scalabilità, facilità d’uso e integrazione con i sistemi esistenti.
- Non temere di sperimentare con diverse soluzioni prima di fare una scelta definitiva.
- Implementare un sistema di monitoraggio e misurazione del successo:
- Stabilisci KPI chiari per valutare l’impatto delle soluzioni AI.
- Usa dashboard per tracciare in tempo reale le performance dei progetti AI.
- Organizza review regolari per discutere i risultati e apportare aggiustamenti.
- Promuovere una cultura dell’innovazione:
- Incoraggia il pensiero creativo e la sperimentazione.
- Implementa un sistema di ricompense per le idee innovative legate all’AI. Permetti a chiunque di sbagliare.
- Crea un “AI Innovation Lab” dove il team può lavorare su progetti sperimentali.
- Gestire le aspettative e la comunicazione:
- Mantieni un dialogo aperto con il management sulle potenzialità e i limiti dell’AI.
- Prepara report regolari sui progressi e le sfide del team AI.
- Organizza “AI Demo Days” per mostrare i risultati tangibili dei progetti AI a tutta l’azienda.
- Affrontare le sfide etiche e di privacy:
- Forma il team sulle implicazioni etiche dell’uso dell’AI.
- Sviluppa linee guida chiare per l’uso responsabile dei dati.
- Collabora strettamente con il team legale per garantire la conformità alle normative sulla privacy.
- Pianificare la scalabilità:
- Pensa fin dall’inizio a come scalare le soluzioni AI di successo.
- Sviluppa una roadmap per l’integrazione progressiva dell’AI in più aree aziendali.
- Prepara un piano di formazione per diffondere le competenze AI in tutta l’organizzazione.
Queste fasi si possono realizzare durante l’intero compimento del processo AI-PLUG. Alcune verranno più naturali dopo qualche settimana di attività dell’AI-Team, altre andranno valutate in prima battuta.
Idee aggiuntive per avviare l’AWARENESS
- AI Lunch & Learn: Organizza pranzi informali dove discutere di AI. L’atmosfera rilassata favorisce lo scambio di idee.
- AI Challenge mensile: Lancia sfide mensili al team per trovare applicazioni AI innovative per problemi aziendali reali.
- AI Mentor Program: Abbina membri del team con più esperienza in AI a colleghi meno esperti per un supporto personalizzato.
- AI Success Stories: Crea una bacheca (fisica o digitale) dove condividere casi di successo di applicazione dell’AI, sia interni sia esterni all’azienda, da condividere con tutte le persone che fanno parte dell’organizzazione.
- AI Office Hours: Stabilisci momenti settimanali in cui esperti AI sono disponibili per rispondere a domande e offrire consulenza al team.
Conclusione: Da consapevolezza ad azione
La fase di AWARENESS è solo l’inizio del viaggio AI-PLUG, ma è fondamentale per creare le basi di un’adozione dell’AI di successo. Ricorda: l’obiettivo non è diventare esperti di AI dall’oggi al domani, ma creare un terreno fertile dove le idee innovative possano germogliare.
Come manager, il tuo ruolo è quello di guidare questo nuovo ecosistema AI. Coltiva la curiosità, nutri la collaborazione e potrai portare la tua azienda verso un futuro dove l’AI non è una minaccia, ma un potente alleato per l’innovazione e la crescita.
Sei pronto a iniziare questa trasformazione? Quale sarà il tuo primo passo per creare AWARENESS nel tuo team?
E… fammi sapere se hai idee che vuoi che provi a realizzare nelle prossime puntate. La lista è già lunga ma le priorità si possono sempre cambiare 🙂
Dietro le quinte: Un approccio ibrido all’AI nella scrittura
Voglio come sempre condividere con voi il processo di creazione di questo articolo. Come anticipato in AI Cookbook c’è un uso intensivo di AI su tutti i fronti.
Avete notato qualcosa di diverso rispetto al precedente? Beh, lo stile era diverso anche questa volta.
Scopriamo perché (in un riassunto rifrasato completamente da ChatGPT a partire dai miei appunti):
Il processo: Uomo e macchina in collaborazione
- Stesura iniziale: Ho scritto la maggior parte dell’articolo basandomi sulla mia esperienza e sul mio libro.
- Revisione AI: Ho usato Claude, fornendogli l’intero libro come contesto, per suggerimenti e integrazioni.
- Raffinamento: Ho poi utilizzato ChatGPT per ulteriori revisioni, fino alla versione finale.
Lezioni chiave
- Expertise umana come base: L’AI ha supportato, non sostituito, il contenuto originale.
- AI come “collaboratore informato”: Avendo “letto” il libro, l’AI ha integrato dettagli che avrei potuto trascurare.
- Iterazione e perfezionamento: L’uso di diversi strumenti AI ha arricchito il processo creativo.
- Controllo editoriale umano: Le decisioni finali sono rimaste nelle mie mani.
Implicazioni per il vostro AI-Team
Questo approccio riflette i principi discussi per un AI-Team efficace:
- Collaborazione uomo-macchina, non sostituzione
- Sperimentazione con diversi strumenti AI
- Iterazione e miglioramento continuo
- Mantenimento del controllo umano
Questo esempio dimostra come l’AI possa essere integrata nei processi creativi e decisionali, offrendo un modello su piccola scala per il vostro futuro AI-Team. Partire da appunti poco strutturati ed ottenere un contenuto fluido è uno dei modi di usare l’AI che preferisco. Mi permette di essere molto più veloce nel prendere appunti e di dedicare poi molto meno tempo nel metterli il bella copia. provateci, e scoprirete anche che l’AI da sola può fare solo una parte del lavoro!
Che ne pensate?
A presto!
Massimiliano