I leader del settore hanno dimostrato la capacità di adattarsi alla nuova normalità del cambiamento rispondendo alla brusca interruzione avuta con la pandemia da COVID-19, grazie anche alla virtualizzazione e all’attenzione rivolta alla sostebilità. Non mancano report su come le aziende hanno accelerato le loro iniziative di trasformazione digitale per prosperare e/o sopravvivere. La pandemia ha spinto molti a rivedere le proprie strategie IT e a investire in tecnologia per rendere le loro organizzazioni più agili.
Per comprendere i trend che stanno spingendo le aziende ad andare avanti, Equinix ha intervistato 2.600 responsabili IT che lavorano per imprese in settori, dimensioni e tipologie diverse in 26 paesi nelle regioni America, Asia-Pacifico ed EMEA. 1500 di questi responsabili IT hanno sede in 15 paesi EMEA, allo scopo di riportare i risultati di questa indagine.
Esplorare l’impatto del Covid-19 sui futuri piani di infrastrutture digitali è stato un obiettivo chiave di questa terza edizione del nostro annuale Global Tech Trends Survey (GTTS). Volevamo anche capire come il 5G e la sostenibilità stanno cambiando il panorama delle infrastrutture IT, nonché l’uso e i vantaggi dell’interconnessione.
I risultati della regione EMEA li potete trovare nel blog Global Tech Trends Survey Shows Digitization Accelerating Worldwide, insieme a insight e conclusioni globali specifiche per le Americhe e l’Asia-Pacifico. Qui daremo uno sguardo più da vicino alle tendenze della virtualizzazione che stanno informando su come le imprese stanno accelerando i loro piani di espansione regionale e/o globale e le tendenze della sostenibilità che riflettono le crescenti aspettative di un impegno dell’azienda verso la sostenibilità su entrambi i lati della supply chain: acquirenti e venditori.
La virtualizzazione riduce la dipendenza dall’infrastruttura fisica
La digitalizzazione dell’infrastruttura, il miglioramento dell’ottimizzazione della rete e lo spostamento dell’infrastruttura verso il digital edge sono priorità assolute per le organizzazioni EMEA, soprattutto quelle dei paesi GEM. L’82% dei responsabili IT a livello EMEA ha riferito di essersi concentrato sulla digitalizzazione della propria infrastruttura IT – dato che si aggira all’86% in Italia.
La virtualizzazione delle capacità di rete, calcolo e storage supporta queste iniziative stabilendo un’infrastruttura digitale che si estende ben oltre la localizzazione dell’infrastruttura fisica in un data center di terze parti. Invece di spostare le attrezzature da un posto all’altro, fanno girare ciò di cui hanno bisogno quando e dove ne hanno bisogno, riducendo la dipendenza dalla colocation tradizionale e ottimizzando la spesa in un modello di costo più OPEX centric.
Quando le aziende vogliono muoversi rapidamente in nuovi territori, possono farlo – con l’agilità di un’infrastruttura digitale. Stiamo assistendo a una maggiore propensione delle aziende a distribuire la loro architettura e a considerare l’utilizzo di un mix di connessioni fisiche e virtuali. Il 65% delle aziende EMEA che si espandono in nuovi mercati usano connessioni virtuali piuttosto che investire in infrastrutture fisiche. In Italia, secondo quanto dichiarato dagli intervistati, il 68% delle aziende ha ancora in programma di espandersi in nuove regioni, paesi o aree metropolitane. Di questo 68%, la maggior parte (il 63%) prevede di raggiungere questo obiettivo virtualmente, piuttosto che investendo in infrastrutture IT fisiche sul mercato.
Altre priorità principali che si riflettono nei risultati dell’indagine includono la conformità alla normativa sulla protezione dei dati, il miglioramento della sicurezza informatica e il miglioramento dell’esperienza utente per clienti e dipendenti. La virtualizzazione aiuta le aziende ad affrontare queste priorità e dà loro ancora più modi per accedere a tutti i luoghi, i partner e le possibilità giuste di cui hanno bisogno per accelerare i propri vantaggi.
Inserire la sostenibilità nei requisiti di selezione dei fornitori
Negli ultimi anni, le iniziative di sostenibilità hanno continuato ad aumentare di importanza per le aziende di tutto il mondo. La settimana green dell’UE di quest’anno si è concentrata su come il mondo può affrontare le continue minacce poste dal cambiamento climatico e dall’inquinamento. Il piano d’azione della Commissione europea ” Zero Pollution for Air, Water and Soil” che mira a costruire un “Pianeta sano per tutti” è allineato con l’obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Dei responsabili IT basati in EMEA che hanno risposto al Global Technology Trends Survey, il 51% ha dichiarato che la sostenibilità è uno dei principali driver per la loro organizzazione – in Italia sono il 48% – e il 54% ha riferito che è in atto un piano di sostenibilità a lungo termine (dato che si attesta al 53% per i responsabili IT italiani).
Questa attenzione alla sostenibilità si è estesa fino a influenzare il modo in cui le aziende prendono decisioni di acquisto e scelgono i fornitori. Complessivamente, il 46% degli intervistati ha dichiarato che l’ecocompatibilità della loro supply chain influenza le decisioni di acquisto, con i paesi GEM che riportano un livello di importanza leggermente superiore e in Italia al 49%. Inoltre, il 49% dei decisori IT ha riferito che le prospettive per i loro prodotti e servizi richiedono ai potenziali fornitori di dimostrare la sostenibilità della loro infrastruttura IT. In Italia, la richiesta dei clienti per la capacità di un’azienda di dimostrare la sostenibilità della loro infrastruttura IT è aumentata dal 50% al 55%, rispetto a un aumento minore dal 41% al 49% per la regione EMEA.
Equinix dimostra il proprio impegno nella sostenibilità
Equinix è impegnata nella sostenibilità e nell’affrontare l’urgenza del cambiamento climatico globale all’interno delle proprie operazioni, della value chain e del settore in generale. Nel gennaio 2021, Equinix si è unita agli operatori di data center e alle associazioni di categoria per impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo al fine di ottenere ambiziose riduzioni di gas serra in tutto il settore. Il Climate Neutral Data Centre Operator Pact and Self-Regulatory Initiative è stato formalizzato e firmato da Equinix così come da 31 (a marzo 2021) altri operatori e 20 associazioni di categoria. L’UE prevede di utilizzare la regolamentazione per raggiungere il suo obiettivo di rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e ha posto i data center in prima linea in questa strategia.