Si affaccia Atlas, lo strumento di sviluppo Asynchronous JavaScript and Xml (Ajax) di Redmond, destinato a poggiare su Visual Studio.
Microsoft ha aperto ufficialmente la propria era-Ajax prensentando alla Professional Developers Conference lo strumento per sviluppare secondo i dettami della programmazione Asynchronous JavaScript and Xml (Ajax, appunto).
La proposta della casa di Redmond si chiama Atlas, ed è uno strumento per lo sviluppo di applicazioni tuttora in fase alfa avanzata. Entrerà in beta quando Visual Studio 2005 sarà rilasciato definitivamente, cioè ai primi di novembre.
Ma la strada tracciatà pare essere già chiara per gli sviluppatori e va nella direzione della drastica riduzione del lavoro manuale per gli sviluppatori, con un’intima connessione fra Atlas e la suite Visual Studio.
Per il resto, Atlas al momento è un set di estensioni ad Asp.Net e consiste di un framework client-side per creare codice.
Centrale è proprio l’interiorizzazione delle funzioni di programmazione secondo Ajax che come dice Jesse James Garret, fondatore di Adaptive Path, non è una tecnologia, ma un insieme di tecnologie, dato che ne incorpora almeno cinque. Si va dalle funzioni di presentation standard con Xhtml e Css alla visualizzazione dinamica e interattiva con il Document Object Model, dall’interscambio di dati con Xml e Xslt al recupero asincrono di dati con Xml Http Request, per arrivare all’utilizzo di JavaScript per legare il tutto.
Una nuova ricetta per la creazione di applicazioni Web, quindi, che dovrà portare a usare programmi che eliminano la classica interazione su Web di tipo “domanda-risposta” introducendo un elemento intermediario (un motore Ajax, appunto) fra l’utente e un server Web.
Di fatto, al momento di caricare una pagina Web, cioè all’inizio di una sessione, il browser carica un motore Ajax scritto in JavaScript, che si farà carico delle operazioni di rendering e di interrogazione al server per conto dell’utente. In tal senso l’interazione si intende essere asincrona, ma no nper questo più lenta. Anzi, lo scopo è proprio quello di ottimizzare le richieste Html per il tramite di Xml e quindi sfruttare la riutilizzabilità degli oggetti.
Per avere un’idea di come lavori fattivamente un’applicazione Ajax, basta dare un’occhiata a Google Maps o a Gmail.