Ibm rassicura, Lenovo guarda alla transizione e al modo migliore di valorizzare le relazioni con clienti e partner.
Un’attenta regia ha collocato nell’ultima giornata del PartnerWorld
lo speech forse più atteso, almeno per buona parte dei partner di Ibm e
della stampa.
Solo all’ultimo giorno, segno del nuovo peso assunto dalla
questione, si è infatti parlato di pc.
E di
Lenovo.
Nonostante formalmente l’operazione non sia stata ancora
completata e nonostante nel frattempo siano sorte alcune difficoltà legate a
obiezioni e indagini avviate da vari enti regolatori statunitensi, entrambe le
società stanno proseguendo nel loro percorso.
Tanto che Lenovo ha costituito
un team manageriale, ha delineato un percorso di integrazione, ha avviato nuove
azioni di marketing per studiare come portare nel modo migliore i suoi prodotti
al di fuori del mercato cinese.
Le ambizioni sono altissime, tanto che gli
obiettivi dichiarati, una volta completato il deal, sono quelle di dar vita a un
colosso dei pc, in grado di competere globalmente con Hp e Dell, collocandosi al
terzo posto dietro questi primi due player.
Impresa non così semplice, a
detta degli analisti.
E non solo perchè Dell e Hp non hanno comprensibilmente
alcuna intenzione di cedere terreno nè tantomeno il passo, ma anche e
soprattutto perchè entrambe cercano addirittura di approfittare dell’impasse
per conquistare la clientela e i partner di Ibm.
Da parte loro gli
analisti non hanno particolari riserve rispetto a Lenovo, che viene
esplicitamente giudicato un player alla stessa stregua degli
altri. Manca sul mercato la consapevolezza del brand, ed è proprio su
questo punto che Lenovo intende lavorare da adesso in poi.
Da parte sua Ibm
lancia segnali di rassicurazione.
E non è davvero un caso che nel nuovo team
manageriale disegnato da Lenovo i ruoli decisivi e decisionali soprattutto per
quanto riguarda le attività al di fuori del mercato cinese siano stati
affidati a manager con decennale esperienza all’interno di Big Blue e della sua
organizzazione commerciale.
Al canale e alle terze parti Ibm lancia forte un
invito, perchè reagiscano alle politiche “disruptive” di Hp e Dell. E assicura
un altrettanto forte commitment da parte di Lenovo.
Che non solo
promette un team di integrazione in ciascun Paese, ma anche programmi di canale
studiati per dar vita a relazioni il più possibile
“individuali”.
Per il momento, comunque, nessun cambio di rotta. Diretta e
indiretta continueranno a convivere come è sempre stato nelle politiche di Big
Blue.