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Alla scoperta di iTunes 11

Annunciato in occasione del keynote tenuto da Tim Cook all’inizio di settembre, è disponibile da fine novembre – con un mese di ritardo rispetto alla data prevista – la versione 11 del software di Apple per l’archiviazione e riproduzione di file multimediali. Si tratta del più importante aggiornamento di iTunes da quando è uscito il programma, ormai più di dieci anni fa. Avendo aggiunto funzioni su funzioni, infatti, l’interfaccia risultava ormai confusa a causa delle troppe modalità di utilizzo diverse introdotte nel tempo, perdendo in leggerezza e immediatezza d’uso. Senza stravolgere i concetti di base, i tecnici di Cupertino hanno optato per un completo riordino del programma, mettendo in primo piano i contenuti dell’utente e, assecondando un trend ormai consolidato, facendo largo uso di metafore derivate da quanto sviluppato per i dispositivi iOS.

Nonostante le modifiche radicali, l’installazione di iTunes 11 avviene in maniera estremamente lineare: una volta rintracciato e scaricato l’aggiornamento tramite l’App Store, il comando Aggiornamento Software o per mezzo delle voce Verifica aggiornamenti all’interno del programma stesso, al primo avvio viene eseguito come di consueto un aggiornamento della libreria, un’operazione che può richiedere anche diversi minuti in presenza di database particolarmente corposi. Vengono anche presentate due finestre per autorizzare l’invio ai server Apple delle informazioni contenute nella libreria (incluse le eventuali copertine di dischi non presenti nello Store di iTunes, probabilmente per condividerle con altri utenti iTunes Match) e per due brevi tutorial video sulle nuove funzioni, purtroppo solo in inglese.

iTunes 11 richiede Mac OS X 10.6.8 e qualsiasi processore Intel; volendo eseguire un’installazione manuale, è scaricabile direttamente a partire da www.apple.com/it/itunes/download. Poche settimane dopo il lancio, è stato aggiornato alla versione 11.0.1 risolvendo alcuni bug (fra cui una certa lentezza nelle funzioni di ricerca) e reintroducendo la funzione Mostra elementi duplicati, curiosamente assente al debutto. Vale la pena ricordare che questo comando non esegue un’accurata scansione dei file, limitandosi a elencare i brani con lo stesso titolo: sarà poi compito dell’utente capire quali sono effettivamente doppioni e quali, ad esempio, sono presenti più volte perché disponibili sia in un album in studio sia in un live.

Il primo impatto
Per gli utenti di lunga data, la visualizzazione dei contenuti che viene proposta al primo avvio è anche quella più spiazzante: non sono più presenti lunghi elenchi testuali organizzati in righe e colonne, ma quasi tutta la finestra è ora occupata da una griglia composta dalle copertine degli album. Cliccando su una di queste, l’area sottostante si espande con un effetto simile a quello delle cartelle di App sugli iPhone e iPad, rivelando i brani che compongono il disco e offrendo subito la possibilità di iniziarne la riproduzione, mentre un pulsante in alto a destra serve per un accesso rapido alla sezione dello Store corrispondente all’artista selezionato; un doppio clic sulla copertina, invece, fa partire subito la riproduzione.
La gamma cromatica scelta per lo sfondo di quest’area e per la visualizzazione dei testi varia automaticamente a seconda della copertina del disco, con un effetto finale sorprendente e quasi sempre gradevole; volendo, è comunque possibile eliminare questa funzione deselezionando l’apposita voce nel pannello Generale delle Preferenze, nel qual caso lo sfondo sarà sempre azzurrino con i testi in grigio scuro.

Questo modo di sfogliare la propria discoteca virtuale sarà particolarmente apprezzato da chi dispone di una libreria musicale ben ordinata e con le informazioni contenute nei tag accuratamente compilate: restituisce quasi la sensazione di toccare i dischi veri ed è indubbiamente più gradevole rispetto a uno sterile elenco in stile foglio elettronico; di contro, torna poco utile qualora non fossero presenti le grafiche delle copertine e inoltre sullo schermo viene impiegato lo spazio necessario alla copertina anche per album che, magari, contengono solo una manciata di canzoni (o addirittura una sola). Inoltre non è possibile regolare la dimensione degli artwork, di conseguenza i titoli più lunghi di una ventina di caratteri vengono troncati. Per agevolare lo scorrimento della finestra e l’individuazione di un particolare disco sarebbe anche utile avere dei segnaposto a lato con le lettere dell’alfabeto.

Viste alternative
Una barra orizzontale posta al centro in alto consente di passare alle altre modalità di visualizzazione dei contenuti. Selezionando Brani si ottiene l’esatto opposto di quanto appena visto, ovvero un elenco di canzoni privo di fronzoli con tanto di browser colonna (attivabile e personalizzabile dal menu Vista) per facilitare la selezione di quanto desiderato; dal punto di vista estetico si tratta di una modalità poco accattivante ma molto probabilmente, data la facilità e rapidità con cui si opera, è quella a cui si farà ricorso più frequentemente per i lavori di riordino dei tag della libreria.
Le modalità di visualizzazione per Artisti e Generi, dal canto loro, sono quelle che ricordano più da vicino le precedenti versioni di iTunes: riappare la colonna di sinistra con un elenco degli artisti (o dei generi) presenti nella libreria, ordinati alfabeticamente e rappresentati da un’icona scelta arbitrariamente dal programma fra gli album corrispondenti (o simbolica nel caso dei generi). Selezionata una voce, sulla destra appaiono gli album ordinati ancora in ordine alfabetico o per anno a seconda di quanto impostato nelle Opzioni vista, con tanto di copertina ed elenco di brani su una o più colonne in base alla larghezza della finestra. Scorrendo fra gli artisti, a destra di ogni titolo appare ancora il pulsante Nello Store che replica la funzione già vista per la modalità Album, mentre a fianco è presente il pulsante Galleria, esclusivo di questa modalità: collegandosi allo Store, dovrebbe visualizzare una galleria di immagini dell’artista in questione; usiamo il condizionale perché, da un rapido test, risulta esserci ancora ben poco anche nel caso di artisti mainstream, ma è probabile che la situazione sia destinata a migliorare con il tempo.
Infine segnaliamo la presenza dei pulsanti Video, che in questo contesto raccoglie esclusivamente i video musicali separandoli quindi dai film e dalle serie TV (si tratta di quelli che hanno attivata la voce Videoclip nel campo Informazioni > Opzioni > Tipo di contenuto multimediale) e Radio, che appare solo se è attivata la voce relativa nel pannello Generale delle Preferenze.

Tutto sommato le varie opzioni di visualizzazione della libreria musicale riprendono con poche modifiche quelle presenti nelle versioni precedenti di iTunes e consentono a chiunque di trovare facilmente la migliore modalità operativa a seconda del tipo di operazione che si desidera svolgere. Grande assente è la visualizzazione chiamata Cover Flow introdotta con iTunes 7 e caratterizzata dalle copertine sfogliabili in 3D: se ne sentirà poco la mancanza, dato che è sempre sembrata più una demo tecnica che non qualcosa di realmente utile. Cover Flow sopravvive nel Finder e nella Cronologia di Safari, ma abbiamo la sensazione che con i prossimi aggiornamenti di sistema sparirà anche da lì.

Modificare le playlist
L’ultima modalità di visualizzazione disponibile nella barra in alto è quella per Playlist, che rappresenta da sempre il cuore di iTunes. Accedendovi, a sinistra appare ancora una volta la barra laterale con l’elenco delle playlist (anche smart) dell’utente, oltre a quelle generate automaticamente dalla funzione Genius e per gli acquisti effettuati tramite lo Store. Ognuna di esse presenta in alto una testata riassuntiva con il nome della playlist, un’indicazione del numero di brani e della durata complessiva, oltre a due pulsanti per avviare la riproduzione e per impostare l’ordine casuale. Ogni playlist può essere visualizzata in maniera diversa tramite il pulsante Vista presente sulla destra: Elenco e Griglia propongono quanto già visto per la libreria globale, con modalità rispettivamente simili a Brani e Album, mentre Elenco artisti fa apparire un’ulteriore colonna che consente di scorrere la playlist in ordine di artista.
Il pulsante Aggiungi a… presente a sua volta vicino al pulsante Vista rivela una delle novità più interessanti di iTunes 11.

Attivandolo, appare una colonna sulla destra che contiene l’elenco di brani che compongono la playlist corrente, mentre la parte centrale della finestra torna a essere occupata dalla libreria principale, visualizzabile in una modalità a piacere fra quelle descritte poc’anzi e navigabile liberamente; da qui si possono selezionare gruppi di canzoni o anche album interi e trascinarli nella parte destra di iTunes, ottenendo così di aggiungerli alla playlist. Sempre da qui si può riordinare la playlist manualmente, oppure scegliere un criterio fra quelli proposti da un piccolo menu a tendina.

Cliccando sul pulsante Fine si conclude l’operazione e la finestra principale di iTunes torna a essere occupata dalla playlist, fra i cui brani appariranno quelli appena aggiunti.
In pratica si tratta di una logica opposta a quella del vecchio iTunes, ma simile a quella dei dispositivi iOS: prima si sceglie la playlist a cui si vuole aggiungere del contenuto, poi si naviga la libreria alla ricerca del materiale da selezionare. Sembra un procedimento macchinoso, ma appena ci si prende la mano risulterà immediato e confortevole. Naturalmente esistono altri modi per aggiungere nuovo contenuto alle playlist. Ad esempio, appena si iniziano a trascinare brani e album da qualunque visualizzazione della libreria principale, dalla destra scorrerà un cassetto con l’elenco delle playlist, su cui è possibile rilasciare quanto si sta spostando con il mouse.

Lavorare di fino
Ognuna delle visualizzazioni della libreria o delle playlist può essere personalizzata per quanto riguarda i campi esposti all’utente e il metodo di ordinamento. Lo strumento per accedere a queste funzioni è il rinnovato pannello Opzioni vista, attivabile dal menu Vista o tramite la scorciatoia Comando+J. In iTunes 11 è una palette non modale, il che consente di tenerla sempre aperta per vederne i cambiamenti a seconda di dove ci si sposta nel programma: nelle viste Album o Artisti, ad esempio, offre poche opzioni per decidere in che ordine debbano apparire, mentre nella vista per Brani è possibile giustamente scegliere fra molti più parametri.
Per beneficiare appieno delle novità, consigliamo di non sottovalutare questo strumento e di dedicare invece qualche minuto a personalizzare questo aspetto del nuovo iTunes.
Un altro strumento particolarmente potente è disponibile sotto forma di menu contestuali che appaiono un po’ ovunque, riconoscibili dal simbolo a forma di freccia destra racchiusa in un cerchio grigio scuro .
Cliccandoci sopra con il tasto sinistro del mouse appare un menu che offre di volta in volta numerose azioni rapide, come ottenere al volo dieci suggerimenti Genius in base a quanto selezionato, oppure aggiungere la selezione a una playlist o addirittura a un dispositivo iOS collegato o disponibile nella stessa rete Wi-Fi.

Ricerca globale
Il funzionamento del campo di ricerca in alto a destra è stato anch’esso rivisto. Invece che listare i risultati nella finestra principale solo per la sezione in cui si sta operando, ora presenta un elenco globale che si aggiorna in tempo reale man mano che si scrive, in maniera del tutto simile a quanto avviene con la lente di Spotlight del Finder. La lista viene suddivisa per tipo di media, include delle miniature dell’artwork e sotto ogni voce rilevante viene indicato il numero di elementi disponibili. Da notare che se il numero di risultati è superiore a quattro o cinque, la parte finale di ogni gruppo indica il totale: cliccando su questo numero, la colonna mostrerà tutti i risultati di quella specifica sezione. Anche dai risultati della ricerca è disponibile il nuovo menu contestuale, la cui freccia di richiamo appare passando con il mouse sopra i singoli elementi.

Chi non gradisse questa nuova modalità può cliccare sul triangolino che appare nel campo di ricerca e deselezionare la voce Cerca in tutta la libreria, ottenendo così un funzionamento identico a quello delle precedenti versioni di iTunes, con i risultati immediatamente disponibili nella finestra principale. Come in altri casi, però, anche qui vale sicuramente la pena prendere la mano con questo strumento così come viene proposto da Apple: in particolare, la presenza del comodo menu contestuale consente di aggiungere al volo elementi a una playlist o copiarli su un dispositivo iOS senza distogliere l’attenzione da quanto avviene nella finestra principale.

Musica in coda
Un altro assente illustre di questo aggiornamento è iTunes DJ, sostituito da una funzione più generica e universale denominata Successivi. Vi si accede cliccando sull’icona presente sulla destra nel pannello LCD al centro in alto nella finestra di iTunes. Di default elenca sempre ciò che iTunes riprodurrà dopo la canzone in corso, per cui, nel caso di un album o di una playlist, si popola automaticamente con i brani successivi presenti in coda. In qualsiasi momento è possibile modificare l’ordine di riproduzione semplicemente trascinando le canzoni presenti, oppure eliminandole dalla coda cliccando sulla “x” che appare a sinistra di ogni brano quando ci si passa sopra con il mouse.

La vera potenzialità dello strumento si rivela però quando si decide di riempire i Successivi con brani pescati di volta in volta dalla libreria, un’operazione che può essere svolta in diversi modi. Il più semplice consiste nel trascinamento di una canzone, di un album o di una selezione nel pannello LCD di iTunes, che, a conferma dell’operazione, mostrerà un contorno blu e una miniatura dell’artwork trascinato sull’icona di Successivi. In alternativa è possibile utilizzare gli appositi comandi che appaiono nei menu contestuali attivabili con la freccia nera e, come abbiamo visto, presenti un po’ ovunque: Riproduci succ. posiziona la selezione subito dopo il brano attualmente in riproduzione, mentre Aggiungi a Successivi la mette in coda. Infine, tenendo premuto il tasto Opzione e scorrendo a lato dei brani o dei titoli degli album appare una piccola “+” che consente di aggiungere l’elemento a Successivi.

La finestra dell’elenco, oltre a poter essere riorganizzata, presenta alcune peculiarità: in alto è presente un pulsante per svuotare la coda di riproduzione, mentre una piccola icona a forma di orologio modifica la visualizzazione mostrando la cronologia di quanto è stato suonato in precedenza, utile per ripescare qualcosa di appena ascoltato e rimetterlo in coda.
Da notare che quanto è presente in Successivi sopravvive alla chiusura di iTunes e addirittura allo spegnimento del Mac; nel momento in cui si avvia di nuovo la riproduzione, il programma chiederà se si vuole confermare la coda impostata in precedenza. Infine una piccola nota di colore: l’icona di Successivi rappresenta un elenco puntato, ma sui MacBook Pro dotati di schermo Retina i puntini sono sostituiti da dei microscopici numeri.

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