Per Viviane Reding è giunto il momento di uniformare le normative nazionali di data protection.
L’Europa unita riparte dalla protezione dei dati per trovare stabilità.
Intervenendo all’Europe Data Protection Congress di Parigi la vice presidente dell’Unione Europea e Commissario alla Giustizia Viviane Reding ha proposto che gli stati Ue trovino un approccio unificato alla protezione dei dati che appiani tutte le differenze attualmente esistenti fra i singoli stati.
In altri termini: le leggi di protezione applicate a un territorio limitato non funzionano e in una società europea sempre più interconnessa lo faranno ancor meno in futuro. Se si pensa al cloud, in cui i dati sono conservati in un paese e processati in un altro, per Reding si ha un ottimo esempio di come il modello esistente non possa continuare.
Per dare concretezza alla proposta Reding il prossimo anno proporrà un pacchetto legislativo in merito.
Il fine dell’azione è dare stabilità a uno scenario frammentato che danneggia il business.
Per Reding ci sono tre nodi da sciogliere.
Il primo è proprio quello delle differenze esistenti fra paese e paese, che comportano notevoli dispendi di risorse in termini di compliance.
Il secondo è il precipitato delle differenze in termini di coerenza fra complessi normativi.
Il terzo riguarda il calo di fiducia dei consumatori verso le aziende derivante dalle differenze di protezione della privacy.
Per risolvere i problemi, secondo Reding, serve un movimento verso il centro: va trovato un unicum normativo che dia certezze di diritto universali sul trattamento dei dati personali.
Le azioni dovranno pertanto riguardare la costituzione di un singolo punto di contatto, un rafforzamento del potere dell’autorità di controllo e delle regole che le aziende dovranno rispettare.
Calato in ottica cloud il Reding-pensiero potrebbe avere concreti ricadute sul sistema di gestione dei dati pan-europeo, di fatto creandone uno e uno soltanto, capace di rispondere a quello che ora è uno slogan, efficace: “una sola legge e una sola authority per la protezione dati“.