Trainata anche dal successo della regione Semea, la società nippo-americana investe in nuove tecnologie e servizi.
Un successo molto italiano quello di Allied Telesyn International (Ati) e non solo per il ruolo chiave di Francesco Stramezzi che ormai da più di un anno ha affiancato il Ceo e fondatore Takayoshi Oshima nella guida dell’azienda nippo-americana e che si accinge a raccogliere anche la responsabilità della holding europea. La filiale italiana, da cui dipende l’area Semea, costituisce infatti un’eccezione in un mercato europeo dove tale area pesa, normalmente, per il 10% sul fatturato di un’azienda statunitense. Come ha spiegato Antonio Belvisi, da settimana scorsa amministratore delegato di Allied Telesyn in Italia (ma da tempo Stramezzi gli aveva delegato tutti i compiti), l’area Semea in Ati ha invece ottenuto oltre il 25% del fatturato europeo, arrivando a 30 milioni di dollari nel 2000 che è previsto diventino 40 milioni nel 2001. Una crescita in linea con quella della società nel Vecchio Continente, dove è previsto il raggiungimento di circa 140 milioni di dollari di fatturato. A livello gruppo, la casa prevede di arrivare poco sotto i 600 milioni di dollari, segnando una crescita a due cifre rispetto ai circa 500 milioni dell’anno scorso.
L’azienda in crescita investe e lo fa soprattutto in tecnologia nuova, cioè in ricerca e sviluppo, e in servizi. Di positivo c’è che molti investimenti sono rivolti all’Italia, dove è stato creato appunto un centro R&D dipendente direttamente dal Allied Telesyn KK, la società giapponese del gruppo, e dove ha sede il centro di servizi europeo.
Presso il centro di ricerca, che ha sede a Milano e che assumerà quindici nuovi ingegneri non appena sarà completato il trasloco in una sede più grande entro fine mese, è stato progettato un interessante prodotto chiamato residential gateway. Si tratta di un dispositivo che, lanciato all’imminente Smau 2001, è destinato all’utente domestico o Soho che vuole sfruttare una connessione a larga banda. Compatibile con dorsali Ethernet, il prodotto supporta diverse tipologie di connessioni broadband, tra cui VDSL, per l’usufrutto di servizi IP. Il gateway si inserisce in un’offerta più ampia che consente a un provider di realizzare un’infrastruttura MAN e di arrivare all’utente finale sfruttando diversi collegamenti in local loop.