Sono nettamente superiori alle attese i risultati di Amazon nel primo trimestre dell’anno. La società investe, rinunciando a qualche punto di margine, e le prospettive sono buone soprattutto per il futuro. Kindle Fire vicino al breakeven.
Hanno superato, e ampiamente, le attese degli analisti di Wall Street i risultati della prima trimestrale dell’anno di Amazon.
La società ha chiuso il primo quarter con un fatturato di 13,2 miliardi di dollari, in crescita del 34% anno su anno, e utili per 130 milioni, pari a 28 centesimi per azione.
Gli utili, è vero, risultano in calo rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, quando la società aveva chiuso a 201 milioni di dollari, pari a 44 centesimi, tuttavia le attese degli analisti si erano attestate a 7 centesimi per azione, su 12,9 miliardi di fatturato.
Nessuno stupore, dunque, che accertato il dato nettamente migliorativo rispetto alle previsioni, il titolo sia rimbalzato a Wall Street, mettendo a segno un +15 per cento, anche perché questo è il terzo trimestre consecutivo nel quale la società riesce in qualche misura a sorprendere gli analisti con risultati superiori alle stime.
Appare evidente che gli investimenti promossi da Jeff Bezos stiano dando frutti.
Il Ceo della società sta infatti puntando su tre aree specifiche: in primo luogo il potenziamento della struttura logistica e dei centri di distribuzione, i contenuti video e in generale tutto il fronte media, i servizi cloud.
Solo per i centri logistici, lo scorso anno la società ha investito lo scorso anno 4,6 miliardi di dollari.
Miliardi che rientrano in un articolato piano di investimenti che ha portato a un incremento delle spese operative del 44%, riducendo di conseguenza I margini.
Si tratta di un piano non ancora esaurito, visto che ancora per quest’anno è pianificata l’apertura di 13 ulteriori centri di distribuzione nel mondo,
Tra gli elementi che sembra abbiano convinto maggiormente gli analisti c’è l’andamento di Kindle Fire.
Non si tratta solo di volumi di vendita, ma del fatto che il tablet, con il quale Amazon fa diretta concorrenza ad Apple, sembra già vendersi a breakeven o con perdite comunque minime.
E Fire ha una importanza strategica per Amazon, che lo utilizza come ponte per guidare la transizione da beni fisici a contenuti digitali.
Del resto, già in questo primo trimestre nove su dieci dei prodotti top selling sono stati contenuti digitali: dai libri ai film, dalla musica alle app.
E qualche analista non ha mancato di sottolineare, di nuovo, la sorpresa, che le buone performance della società si siano registrate non solo sui libri, mercato per lei tradizionale, ma anche sui video.
Complessivamente, le vendite nell’ambito digital media sono cresciute del 19 per cento a 4,7 miliardi di dollari.
Tra i focus per i mesi a venire, il potenziamento delle attività sui rivenditori terze parti, che aprono le loro attività di vendita sul sito di Amazon. Un potenziamento considerato fondamentale per aumentare la marginalità.
Proprio la marginalità è l’aspetto che interessa maggiormente gli osservatori, che evidenziano come Amazon sembra in questo momento essere tornata a sei-sette anni fa, quando puntò sugli investimenti, rinunciando a qualche punto di margine, per prendere poi la rincorsa negli anni successivi.
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