Una richiesta di registrazione di brevetto svela quale potrebbe essere la prossima mossa di Amazon in materia di sicurezza e autenticazione degli utenti: il selfie.
Alla base della richiesta, depositata nel mese di ottobre ma resa pubblica solo in questi giorni, la convinzione che in fase di autenticazione online una foto sia meno compromissibile rispetto a una password.
Anzi, per essere precisi, due foto.
Perché il sistema richiede due fotografie per accertare l’identità dell’acquirente.
“L’approccio convenzionale all’autenticazione richiede l’inserimento di password che possono essere rubate o scoperte da persone che possono millantare identità non reali – si legge sulla presentazione depositata al Patent and Trademark Office statunitense -. Inoltre, l’inserimento di password sui dispositivi portatili non è sempre agevole, dato il rapporto tra la dimensione dello schermo e il dito umano”.
Parimenti sconsigliato è l’utilizzo di shortcut per ricordarsi le parole chiave, men che meno è il caso di memorizzarle direttamente sul dispositivo.
L’immagine via selfie, invece, ripresa da due angolazioni, garantisce una maggiore accuratezza anche rispetto al riconoscimento facciale, spesso basato su parametri bidimensionali e dunque facilmente aggirabile con una fotografia.
Similmente a quanto accade con i Captcha, il sistema cui lavora Amazon prevede che all’utente venga chiesto di “provare di non essere un robot”, magari girando la testa o strizzando l’occhio.
Amazon vuole l’autenticazione via selfie
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