Amd cambia la politica di branding e punta alle performance

Basta con la rivalità espressa solo in termini di velocità di clock. Amd vuole giocare nuove carte, identificando i propri processori in base alle effettive performance

Dopo la tecnologia è il momento del marketing. O meglio: è arrivato il momento di giocare la partita anche su altri fronti, che non siano solo la velocità e le performance. Ecco allora che la rivalità tra Amd e Intel si sposta anche sull’area del brand, del marchio, con una Amd fortemente intenzionata a farsi riconoscere sul mercato non solo come alternativa alla blasonata concorrente, ma con una identità propria, che non richieda costanti e infiniti paragoni.
Qualcosa che spinga, in altre parole, gli utenti a ricercare “quel” nome e “quella” tecnologia all’interno dei prodotti che stanno per acquistare.
Non diversamente, dunque, da quanto ha intenzione di fare Ibm, con la decisione di apporre il proprio logo sui prodotti che utilizzano la sua tecnologia, pur essendo “costruiti” e commercializzati da altri.

Ma torniamo ad Amd. La società ha reso noto che dal prossimo mese molto cambierà anche nella denominazione stessa dei suoi prodotti. Il tentativo – scelta questa verso la quale però si sta orientando anche Intel – è quello di smettere di identificare i processori in base alla velocità espressa in MegaHertz, cercando di convincere gli utenti a prendere in considerazione anche le effettive prestazioni, misurate moltiplicando i MegaHertz per il numero di istruzioni che il chip può processare contemporaneamente.

Secondo quanto è dato di sapere finora, in base alla nuova denominazione, i clienti non acquisteranno più personal computer con un processore Athlon a 1,5 GHz, ma con un Athlon 1900,+ o un Athlon Classe E, cercando in tal modo di alterare una dinamica da tempo immutata e che vede Amd misurarsi in continuazione con Intel di volta in volta sulla velocità o sul prezzo.

In realtà non è poi del tutto vero. In effetti la nuova denominazione parte ancora una volta dalla comparazione con i processori dell’eterna rivale: tanto per fare un esempio, a secondo di come si “classifica” rispetto a un Pentium 4, un Athlon a 1,5 GHz potrebbe infatti essere battezzato Athlon 1800+ oppure 1900+.

Se e quali risultati deriveranno da questa manovra non è dato di saperlo. Certo è che non sarà cosa facile, anche perché gli stessi analisti si dichiarano abbastanza perplessi circa l’effettiva differenza – dal lato utente – tra i due tipi di misurazione.

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