Analisti e osservatori commentano dopo le previsoni rilasciate dalla società alla fine della scorsa settimana. Contingenza, da un lato, ma anche molta pressione nel testa a testa contro Intel.
In attesa della presentazione dei dati ufficiali da parte di Gartner e Idc sull’andamento del mercato mondiale dei pc, la notizia, arrivata alla fine della scorsa settimana, di una Amd un po’ sofferente a causa della forte price competition con Intel e di un generale rallentamento del mercato, dovuto anche a eccessi di inventario, ha creato un po’ di allarme.
Allarme che per alcuni analisti subito cercano di ridimensionare, cercando di leggere i dati nella luce corretta.
Come fa, ad esempio, Mercuri Research, che in qualche modo si stupisce dello stupore.
Non è una novità, sostiene, che il periodo che va da aprile a giugno sia uno dei più lenti per il mercato pc.
Un periodo dal quale da tempo i player delll’Ita hanno imparato ad aspettarsi poco, vista la tendenza a concentrare gli acquisti o nel cosiddetto back to school o nella stagione natalizia.
In ogni caso, tradizionalmente il secondo trimestre fa registrare cali fisiologici compresi tra i 2 e il 4% rispetto al periodo immediatamente precedente.
Certo, il -9% di Amd è piuttosto pesante, ma bisogna davvero capire da che cosa è generato.
Merril Lynch sostiene che la causa principale del rallentamento della società nel secondo quarter sia da attribuire al generale andamento del mercato.
Anche se, va detto, la concorrenza con Intel si è fatta parecchio vivace proprio in questi mesi e nei termini meno favorevoli a entrambe: i prezzi.
Qualche perplessità in più viene sollevata da Npd Techworld.
Secondo la società di analisi, la competizione tra Amd e Intel non si sta giocando sui terreni più favorevoli: basti pensare quanto finora Intel sia riuscita a tenere Amd ai margini del mercato dei notebook, di fatto il più fiorente di tutto il comparto pc.
Una posizione di margine che si traduce anche in una minore considerazione da parte dei produttori di notebook.