La società prepara Yukon e Congo, ma li indirizza a un segmento diverso: i mininotebok.
Dopo le voci dei giorni scorsi, secondo le quali Amd avrebbe espresso l’intenzione di sviluppare un proprio processore alternativo all’Atom di Intel e indirizzato al segmento dei netbook, dalla società arriva una chiara smentita.
Non ci sarà una piattaforma alternativa alla proposta della rivale, questo deve essere chiaro. Questo tuttavia non significa che Amd intenda trascurare il segmento dei netbook che dir si voglia. Se quello è il form factor che gli utenti richedono, le sue proposte si chiamano Congo e Yukon, il cui rilascio è previsto per il prossimo anno.
La differenza sostanziale è che Amd non vuole parlare di netbook e preferisce indirizzarsi verso i mininotebook, vale a dire verso una categoria di prodotti caratterizzati da uno specifico form factor e probabilmente non limitati nelle funzionalità. Non a caso parla di insoddisfazione in molti utenti che si sono orientati all’acquisto dei netbook. Insoddisfazione che ritiene possa essere superata con un form factor differente (ultrathin e comunque mai inferiori ai 13 pollici), in questo momento concretizzato dai cosiddetti ultraportable, ben lontani dall’essere economici. Un ultraportable con un prezzo compreso tra i 600 e i 700 dollari, questo potrebbe essere l’obiettivo.
Il modello di riferimento? Un MacBook Air a metà prezzo.
E guarda caso, nemmeno Apple pensa ai netbook.