Se si esclude il 2004, il secondo trimestre 2010 segna il miglior risultato in otto anni con oltre 47mila nuove aziende in più rispetto a quelle chiuse.
Sorride l’anagrafe italiana delle aziende nel secondo trimestre 2010. Secondo l’ultima rilevazione Movimprese di Unioncamere, ci sono oltre 47mila nuove società in più rispetto a quelle che hanno chiuso. Difatti, si sono iscritte ai registri camerali 107.306 imprese, mentre poco più di 60mila hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita, segnala il rapporto, ha sfiorato così lo 0,8%, segnando il secondo miglior risultato degli ultimi otto anni (considerando sempre il secondo trimestre). Solo nel 2004 ci fu un numero ancora maggiore di nuove imprese: 49.234 in più di quelle chiuse.
Le aziende nate nel secondo trimestre 2010 sono 9.465 in più dello stesso periodo dello scorso anno, mentre quelle chiuse sono 9.750 in meno. «Per sostenere questa rinnovata vitalità – ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – occorre insistere nella semplificazione delle procedure necessarie non solo per avviare un’attività d’impresa ma, soprattutto, per gestirla». Si conferma quindi la tendenza già segnalata da Unioncamere per i primi cinque mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009: il saldo positivo tra imprese nate e chiuse aveva superato le 17mila unità contro un calo di oltre 11mila nell’anno precedente. L’ultima analisi trimestrale accelera quindi la ripresa in corso, lasciandosi alle spalle il periodo più difficile della crisi economica.
Le caratteristiche delle aziende
Osservando le forme giuridiche, si nota che le ditte individuali e le società di capitali sono quelle più vitali, rispettivamente con oltre 22mila e 16mila imprese in più nei registri camerali. La maggiore differenza tra aziende nate e chiuse si trova nelle regioni del Sud (+13.962 quelle iscritte), con quelle del Nord Ovest in seconda posizione (+13.185). Guardando, infine, i settori in cui operano le varie imprese, quelli che hanno registrato i migliori saldi positivi sono commercio, costruzioni e alloggio/ristorazione, rispettivamente con 9.543, 6.628 e 5.005 nuove aziende in più di quelle chiuse.