Disponibili ufficialmente dalla metà del prossimo mese, i nuovi chip sono basati su core Palomino e sono contraddistinti da una sigla che ne identifica il posizionamento nei confronti dei Pentium equivalenti
Forse questa volta Microsoft è riuscita a dare il via a una moda: quella di
chiamare i propri prodotti Xp. Infatti, seguendo l’iniziativa della società di
Bill Gates, Amd ha chiamato il suo nuovo processore Athlon Xp.
La congruenza dei due nomi è sicuramente più che una strana coincidenza. Poco
importa poi che per il costruttore di chip la sigla sia l’acronimo di Extra
Performance e per Microsoft significhi Experience. Ed è ancor meno casuale che
Amd annunci ufficialmente il suo nuovo processore il 15 di ottobre, ossia una
decina di giorni prima del rilascio di Windows Xp. Tutto sembra volere lasciare
intendere che software e chip siano fatti l’uno per l’altro.
È vero e i fatti lo dimostreranno, sostengono in Amd. Questa
affermazione la appureremo quando entrambi i prodotti saranno disponibili,
per ora ci accontentiamo di sapere che il successore di quell’Athlon che abbiamo
conosciuto sinora è un processore con core Palomino e quindi basato su una nuova
tecnologia (i dettagli saranno appunto svelati il 15 di ottobre) che è
ottimizzata per avere una massima resa in termini di performance anche senza
salire in modo esasperato in frequenza.
Questo significa che Amd procede dritta nella strada che ha imboccato qualche
tempo fa e che la vede strenua sostenitrice del fatto che enfatizzare i
megaHertz o i gigaHertz del processore non è più un elemento significativo per
descrivere le prestazioni di un pc nella sua globalità.
È per questo che i nuovi Athlon Xp saranno contraddistinti dalle sigle 1500+,
1600+, 1700+, 1800+ e 1900+ e avranno, rispettivamente frequenza di 1,33 GHz,
1,4 GHz, 1,46 GHz 1,5 GHz e 1,6 GHz.
La sigla che identifica il modello di Athlon Xp si riferisce alla fequenza in
MHz del modello di Pentium cui il chip Amd può essere paragonato in termini
di performance globali. Il “+” è invece una sorta di vezzo: sta a ricordare che
comunque l’Athlon Xp dà qualcosa in più del Pentium equivalente.