Dopo il rilascio iniziale della Developer Preview, avvenuto a febbraio, Google ha reso ora disponibile la versione beta di Android 11.
La prima area in cui si sono concentrati i miglioramenti della nuova versione, è la comunicazione tramite lo smartphone, con l’intento di renderla più semplice e immediata.
Android 11 posizionerà tutte le tue conversazioni su più app di messaggistica in un apposito spazio dedicato, nelle notifiche.
Ciò, al fine di semplificare la visualizzazione, la risposta e la gestione delle conversazioni, che sarà possibile eseguire da un unico posto.
L’utente potrà contrassegnare una conversazione come prioritaria: queste conversazioni in evidenza verranno visualizzate sul display always-on e potranno “passare” anche in modalità “non disturbare”.
Android 11 introduce anche Bubbles, una nuova funzionalità che aiuta l’utente a rispondere e interagire con conversazioni importanti senza dover passare dall’attività in corso a quella di messaggistica. Potrà semplicemente aprire una “bolla” per la conversazione direttamente dalla notifica e dal multitasking.
Inoltre, quando si digita utilizzando Gboard in Android 11, si ricevono suggerimenti pertinenti e automatici per emoji e testo. Ciò è reso possibile dall’intelligenza sicura on-device, che sfrutta l’apprendimento federato e funziona senza che Google acquisisca ciò che l’utente scrive.
Un altro aspetto in cui Android 11 introduce novità e miglioramenti è la gestione dei dispositivi connessi. È ora possibile accedere e controllare rapidamente gli smart device da un’unica posizione, senza aprire app multiple per, ad esempio, regolare la temperatura, accendere le luci o sbloccare la porta d’ingresso.
I controlli dei device verranno visualizzati insieme ad altre cose che si ha bisogno di avere subito a disposizione, come ad esempio i metodi di pagamento.
Google ha introdotto anche nuovi controlli multimediali in Android 11, che rendono più semplice e comodo cambiare il dispositivo su cui sono riprodotti i contenuti audio o video.
Infine, la privacy. Android 11 dispone di controlli ancora più granulari per le autorizzazioni più sensibili. Con le autorizzazioni una tantum l’utente può concedere alle app l’accesso a microfono, videocamera o posizione, solo per quell’unica volta. La volta successiva in cui l’app avrà bisogno di accedere a questi sensori, dovrà chiedere nuovamente l’autorizzazione.
Inoltre, se un’app non viene utilizzata per un lungo periodo di tempo, il sistema eseguirà l’auto-reset delle autorizzazioni associate a tale app e notificherà l’utente. È poi sempre possibile scegliere di concedere nuovamente le autorizzazioni alla successiva apertura dell’app.
Android 11 introduce molte altre funzionalità, tra cui lo screen recorder, Voice Access aggiornato, prestazioni migliorate e una condivisione più semplice dei contenuti dello smartphone.
La beta di Android 11 è già disponibile per smartphone Pixel 2 e superiori e arriverà su altri dispositivi nelle prossime settimane.
Il team di Android è stato impegnato anche nel lavoro di miglioramento dell’esperienza di sviluppo mobile.
Ci sono quindi novità non solo per gli utenti finali ma anche per gli sviluppatori.
Sono state rilasciate nuove funzioni in Android Studio 4.1 Beta e 4.2 Canary, riguardanti, tra le altre cose: un debugging più semplice e un’attività di test migliorata, build e deployment più veloci e altro.
Ci sono inoltre novità riguardanti Kotlin e Jetpack, e una Google Play Console riprogettata. Gli update sono descritti in dettaglio sul blog per sviluppatori Android.