Android M, Android Pay, Brillo per l’IoT: le novità da Google I/O

Il keynote di Sundar Pichai, Senior Vp per Android, Chrome & Apps ha annunciato le linee generali delle forti innovazioni Google di quest’anno. In gran parte inseguono un trend già visto su altre piattaforme, oltre ad avere novità esclusive sulla piattaforma.

Apps più semplici da diffondere
La gestione delle app e degli aggiornamenti sarà meno pressante, con richieste meno invasive di accedere a dati più o meno personali.
Grazie a Custom Tab ora Chrome potrà essere usato in app di terze parti, che non dovranno più sviluppare un proprio browser.
Maps, Chrome, Youtube ed altre applicazioni sono state riscritte per poter essere impiegate anche con poca banda passante, quindi in direzione adatta alle necessità delle nazioni in via di sviluppo (ma anche in svariate aree della travagliata geografia italiana).
Molto importante la modalità di risparmio batteria Doze, che promette di allungare la durata del 50%. Sempre per l’hardware, verrà supportata l’interfaccia Usb C.
Android Pay, il borsellino elettronico nato dall’insuccesso di Google Wallet, funzionerà sui device che installano almeno KitKat, con la promessa di almeno 700 mila negozi che lo accettano. Bisognerà vedere in quali Stati del mondo ci sarà la disponibilità del servizio.
Alcune novità in breve sono la disponibilità di Hbo per Chromecast ed Android Tv (laddove disponibili) e un nuovo servizio di storage illimitato per foto e video organizzate anche nel tempo, con la possibilità di generare animazioni ed editare film con colonna sonora.

Realtà virtuale e Internet della… casa
Google e GoPro hanno collaborato nello sviluppo di un camera array circolare da 16 elementi, ideale per girare video per la realtà virtuale. Il progetto, chiamato Jump, verrà rilasciato in una qualche versione aperta a chiunque voglia sviluppare il proprio array.
Inoltre è stato annunciato un Cardboard adatto per Android e anche iPhone con schermi smartphone di grandi dimensioni.
Lo smartwatch Android è una piattaforma in forte sviluppo, con funzionalità attivate da gesti del polso o del braccio e la digitazione di emoticon stilizzate direttamente sul touchscreen. Al Google I/O è stato dato risalto al fatto che il suo schermo è sempre acceso (a differenza di quello degli altri device), anche perché usa poca energia. Il lancio di un’app che permette di chiamare velocemente le auto del servizio Uber, in Italia recentemente bloccato dal Tribunale di Milano (funzionalità Uber Pop).
Questa ed altre funzionalità verranno integrate in Google Now, il servizio di pianificazione automatica della giornata, che è in continua espansione.

Passando all’Internet delle Cose, Brillo è un sistema operativo ridotto ai soli livelli bassi, che in congiunzione con il sistema di comunicazioni Weave permette di controllare interruttori elettronici di casa per lampadine, motori elettrici, termostati e molti altri dispositivi. E non bisogna dimenticare che sono ormai 35 i costruttori che integrano Android Now nelle auto.

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