Per raggiungere 10 milioni di utenti registrati, Spotify ci ha impiegato sei anni, Apple Music solo sei mesi. Questo risultato emerge da un’analisi effettuata dal Financial Times, un dato particolarmente eclatante se si considera che lo scorso ottobre Tim Cook aveva affermato che gli utenti registrati erano 6,5 milioni.
Sicuramente, la decisione di estendere l’accesso ad Apple Music anche a chi usa dispositivi Android ha giocato un ruolo importante nel superamento di 10,5 milioni di registrazioni, tuttavia, se si considera che il servizio è attivo solo dallo scorso mese di giugno, il risultato assume una consistente rilevanza.
Spotify, che è attualmente il principale provider nello streaming musicale, a giugno 2015 annunciava di avere a livello mondiale oltre 20 milioni di utenti paganti e 75 milioni di utenti attivi nelle tre settimane precedenti all’avvio di Apple Music (all’epoca Deezer aveva circa 6,3 milioni di utenti paganti). Inoltre, in questi giorni Spotify ha affermato di aver raggiunto la più veloce crescita degli abbonati di sempre nella seconda parte dell’anno scorso, ottenendo 5 milioni di nuove iscrizioni.
È un mercato molto attivo e in forte crescita (+81% nel 2015) quello dello streaming musicale. E anche in questo ambito Apple ha scombinato le carte in tavola, giocando sin da subito un ruolo di primo piano. C’è già chi scommette che a questo tasso di crescita Apple Music nel 2017 sarà il servizio di streaming con più abbonati.
[…] risparmiare davvero molto spazio passando a servizi di streaming musicale o video come Netflix o Apple Music. Lo scopo è quello di non avere sull'iPhone tutta la nostra libreria multimediale da viaggio ma […]