“Dopo i drastici tagli di marzo e il riallineamento della gamma PowerMacApple prova a “”rifarsi”” l’immagine enterprise con nuovi modelli di Workgroup Server attesi per il mese prossimo.”
Pur senza dimenticare il grande bacino consumer, Apple prova a recuperare
margini e credibilità presso le imprese, rinnovando la propria offerta sul
fronte dei server. Per il prossimo mese, infatti, sono attesi due nuovi
modelli di Workgroup Server, denominati rispettivamente 7350/180 e
9650/233, in ordine crescente di potenza e capacità. Basi comuni saranno i
l
processore PowerPc 604e e una dotazione di software a scelta per necessità
di file e print server, Internet e intranet oppure application server. I
prodotti forniti in ognuna delle tre configurazioni sono perlopiù prodotti
da aziende americane poco conosciute in Italia oppure da Apple stessa,
soprattutto nel caso della Share Server Solution, ricca di upgrade per
Appleshare, che comprendono il supporto di Tcp/Ip, Pop 23, Smtp, Http e
Appletalk Print Server. La Application Server Solution comprende invece
soprattutto prodotti per la sicurezza, il fax serving, contact management e
comunicazione remota. La Internet Server Solution, infine, raccoglie
software necessario per creare, gestire e pubblicare contenuti multimediali
Www o intranet.
Il Workgroup Server 7350/180 monta processore a 180 MHz su scheda
removibile e ha in dotazione 48 Mb di Ram (espandibile a 512 Mb), hard disk
da 4 Gb e Cd-Rom a dodici velocità. Sul fronte della comunicazione,
troviamo il supporto delle connessioni 10Base-T e Aaui Ethernet. Il
superiore modello 9650/233 ha invece Cpu a 233 MHz, 64 Mb di Ram base
(espandibile a 768 Mb), tre canali Scsi (uno dei quali Ultra/Wide), Cd-Rom
a dodici velocità e, per la prima volta, hard disk Ultra/Wide Scsi-3 da 4
Gb con velocità di I/O fino a 40 Mb/s.
La mossa di Apple intende riproporre prodotti di tipo high-end in un’area
di mercato in cui la società deve battagliare non solo con Ibm e Motorola,
che propongono prodotti basati su PowerPc, ma anche con aziende come Sun,
che hanno saputo trarre giovamento dai recenti travagli della "Mela" per
guadagnare terreno in mercato come quello del publishing tradizionale o
dell’education, ossia le roccaforti della Apple. Ora però si attendono le
versioni multiprocessor di questi server, ormai richiesti a gran voce dal
mercato e dei quali la casa di Cupertino è ancora sprovvista. I nuovi
modelli dovrebbero arrivare nel corso del prossimo mese, con prezzi molto
oscillanti, a seconda del bundle software prescelto, ma comunque in un
intervallo fra i 2.900 e i 6.900 dollari.