Secondo alcuni analisti, diversi segnali farebbero presagire che il progetto iPhone si potrebbe concretizzare in un dispositivo che riunisce le funzioni di Pda e di telefono cellulare
19 agosto 2002 Da sempre Steve Jobs, il Ceo di Apple, si definisce
uno strenuo avversatore dei Personal Digital Assistant. Prova ne è che una delle
prime azioni che ha compiuto quando cinque anni fa è tornato in azienda è stata
quella di eliminare Newton, il Pda fortemente voluto dal suo predecessore John
Sculley, definendolo un pessimo rottame. E da allora in Apple vige il dictat di
non parlare assolutamente di Pda. Ma forse dovremmo dire vigeva. Infatti,
secondo quanto riporta il New York Times, sembra che le cose stiano cambiando e
che l’azienda stia per imboccare di nuovo la strada degli handheld.
Ovviamente Jobs rinnega questa opportunità, tuttavia alcuni attenti analisti
evidenziano diversi segnali che fanno presagire un prossimo ritorno dell’azienda
nel mercato dei palmari con un dispositivo che dovrebbe riunire le
caratteristiche di un Pda e di un telefono cellulare. Si tratterebbe di un
progetto che all’interno dell’azienda avrebbe già assunto il nome di iPhone.
Tra i segnali che traspaiono da Apple, gli analisti mettono diverse delle
funzioni presenti nella nuova edizione 10.2 del sistema operativo Mac Os X, che
si adattano perfettamente più all’uso con un dispositivo portatile, come per
esempio un telefono, che non all’interno di un desktop. Tra queste citiamo la
possibilità di effettuare chat, di gestire una rubrica o di disporre di un
calendario. A queste si aggiungono poi la sincronizzazione automatica dei dati,
il riconoscimento della scrittura e la nuova versione di Sherlock, il programma
per il reperimento delle informazioni, che è stato ottimizzato per la ricerca
sul territorio di ristoranti e cinema o per la consultazione di orari di treni e
aerei.
Per rafforzare la propria ipotesi, gli analisti fanno inoltre notare che
l’accordo tra Apple e Pixio, la società che ha creato il software che gestisce
la riproduzione dei file musicali all’interno dell’iPod, prevede la
possibilità da parte dell’azienda della Mela di usare tale software all’interno
di un secondo prodotto. Infine, i più attenti osservatori mettono in risalto il
fatto che, senza dare molto risalto alla cosa, da qualche tempo Jobs sta
esplorato attentamente “il mondo oltre i desktop”. E il tentativo effettuato
qualche tempo fa di acquistare Palm per 1 milioni di dollari (proposta per altro
subito rifiutata dalla stessa Palm) farebbe chiaramente pensare a un preciso
interesse nel mercato degli handheld.
Il Ceo di Apple continua però a dire che reputa i palmari oggetti difficile
da usare di scarsa utilità. Tuttavia, l’accoppiata telefono e Pda è tutta
un’altra cosa. Infatti, Jobs è assolutamente d’accordo sul fatto che alcuni
concetti innovati proposti da Apple, sia in termini di design sia di interfaccia
utente, troverebbero un ideale impiego all’interno di dispositivi che riuniscono
funzioni di telefono cellulare e Pda. D’altra parte, i costi da sostenere per
aggiungere la funzione di telefono a un palmare sono in rapida discesa.
Per Apple non è certo difficile realizzare un cellulare, fanno notare gli
analisti, il problema è mettere in piedi un’infrastruttura adatta ad affrontare
il mercato.