Secondo quanto riporta Bloomberg, Apple starebbe conducendo una trattativa con Google per includere negli iPhone funzionalità di intelligenza artificiale basate su Gemini, la famiglia di modello AI di ultima generazione di Big G.
Il report di Bloomberg cita fonti bene informate, secondo cui le trattative tra i due giganti dell’hi-tech verterebbero sull’integrazione del motore di intelligenza artificiale Gemini nell’iPhone, sulla base di un accordo di licenza tra Apple e Google.
Si tratterebbe, sottolinea la testata americana, di un accordo che, considerando le dimensioni e l’importanza delle due aziende, avrebbe un impatto potenziale enorme sul panorama e sul mercato dell’intelligenza artificiale.
Tra l’altro, lo stesso report sostiene che di recente Apple avrebbe discusso della questione anche con OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGPT e delle tecnologie che potenziano molti prodotti e servizi di Microsoft.
Secondo il report, Apple starebbe cercando un partner per funzionalità di AI generativa basate sul cloud, sia per il testo che per le immagini. Al contempo, la società di Cupertino starebbe portando avanti anche i suoi progetti di funzionalità AI eseguite direttamente sui dispositivi, mediante sviluppo interno e acquisizioni. Manovre, queste, che vengono messe in campo plausibilmente in preparazione di funzionalità avanzate di intelligenza artificiale che potrebbero essere include nelle prossime versioni dei sistemi operativi, iOS 18 e macOS 15.
D’altro canto, un accordo di questa portata è difficile che possa concludersi in tempi brevi. E la successiva implementazione richiederebbe anch’essa i suoi tempi, affinché venga effettuata in pieno stile Apple e in maniera fluida con i ben oliati meccanismi di funzionamento di iOS e macOS.
Infatti, il report di Bloomberg è scettico sul fatto che l’annuncio di un accordo possa avvenire prima della WWDC. Apple tiene di solito la sua conferenza internazionale per gli sviluppatori, la Worldwide Developers Conference, a giugno. E, solitamente, è proprio in occasione della WWDC che la società di Cupertino presenta in anteprima le nuove versioni dei sistemi operativi per i suoi dispositivi.
I tempi sarebbero quindi stretti. Inoltre, non è nemmeno da escludere che Apple possa optare invece per OpenAI, alla fine delle trattative. Oppure scegliere anche più fornitori, senza legarsi in modo univoco a una singola tecnologia e a un unico partner per l’AI.