La lunga attesa sta terminando. Sta per scoccare l’ora zero, l’ora in cui Apple darà il via anche in Italia alle vendite dell’Apple Watch, un prodotto che è sicuramente destinato a stravolgere il concetto di orologio, almeno per come l’abbiamo inteso sinora. Ma con tutta probabilità modificherà anche il modo in cui usiamo lo smartphone, consentendo a un prodotto come l’iPhone di evolvere verso utilizzi che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare, ma che un’azienda come Apple sta ceramente già ipotizzando.
Ormai dell’Apple Watch si conoscono quasi tutti i segreti, sia perché in alcuni nazioni è già in commercio da un paio di mesi sia, soprattutto, perché la società di Cupertino ne aveva già svelato le caratteristiche principali con sufficiente anticipo, lo scorso anno. E online si possono trovare innumerevoli giudizi di chi già lo possiede.
Questo però non significa che per alcuni l’appuntamento del 26 giugno non possa comportare comunque delle sorprese.
In primo luogo, per i più distratti, potrebbe non essere ancora ben chiaro che l’Apple Watch non nasce per operare in autonomia, ma deve essere affiancato a un iPhone, con cui dialoga via Bluetooth. E funziona al meglio con gli iPhone più recenti. Quindi optare per l’acquisto dell’Apple Watch potrebbe comportare l’aggiornamento del proprio smartphone (fatto imprescindibile se si ha un iPhone precedente al 5). In questo senso, forse però non va sottovalutato che, tradizionalmente, Apple tra settembre e ottobre presenta la nuova generazione di iPhone.
Assodato che il telefono posseduto è adatto al dialogo con l’orologio di Apple, c’è chi solleva un dubbio: certe volte, in passato, le prime versioni di dispositivi progettati a Cupertino hanno anche avuto una funzione di veri e propri banchi di prova per ottenere feedback importanti, su cui basare le versioni successive, più stabili e più in linea con le esigenze degli utenti.
Per cui, puntare sin da subito all’acquisto dell’Apple Watch potrebbe comportare il rischio di acquistare un prodotto che l’anno prossimo sarà obsoleto? Apple assicura di no. E forse la messa in commercio di un modello con cassa in oro e un prezzo base ben superiore ai 10.000 euro ne è la dimostrazione concreta. Tuttavia, il repentino aggiornamento del sistema operativo a soli due mesi dalla messa in commercio del dispositivo qualche dubbio lo fa nascere. Come del resto un’autonomia che oggi obbliga praticamente ogni sera alla ricarica fa presagire un’ottimizzazione dei consumi in base ai più diffusi utilizzi (individuati appunto tramite la messa in commercio del prodotto), che consenta di dormire sono tranquilli anche se ci si è scordati di ricaricare l’orologio.
Da ultimo, ma non certo meno importante: l’acquisto è guidato dalla curiosità o dalla consapevolezza di cosa di può realmente offrire l’Apple Watch? Sicuramente indossare un dispositivo in grado di sostituirsi all’iPhone in più di una situazione può essere un susseguirsi di piacevoli sorprese. E può risultare anche molto comodo, visto che ci consente di non dover più cercare affannosamente il telefono per una serie di attività.
Non solo. Apple Watch propone anche funzioni specifiche per il fitness e per la gestione dell’automazione domestica, può essere usato come telecomando e offre un elevato livello di interattività grazie alla presenza dell’assistente vocale Siri. In più, e questo è sicuramente il suo vero punto di forza, può fare affidamento su un vastissimo numero di sviluppatori che ha già prodotto migliaia di app e molte altre stanno arrivando.
Però c’è anche il rovescio della medaglia. Come detto, l’Apple Watch senza un iPhone non funziona, ha un’autonomia limitata e, al momento, le funzioni per il fitness non sono all’altezza di quelle presenti in un tracker specifico per l’attività fisica. Ma soprattutto indossare l’orologio intelligente di Apple può voler dire “imporsi” di usare un nuovo dispositivo con un’interfaccia semplice e intuitiva ma per molti versi nuova, che va un po’ esplorata perché non sempre consente di ottenere immediatamente i risultati sperati. E questo, per i meno tecnologici, può essere un aspetto da non sottovalutare. Però è anche vero che ancora oggi ci sono molte persone che usano l’iPhone praticamente solo per telefonare.
” Però è anche vero che ancora oggi ci sono molte persone che usano l’iPhone praticamente solo per telefonare. ”
Parole sacrosante