L’intervista a Barbara Rovescala, di Apptio
A distanza di un anno dal varo a livello europeo del recovery plan, che in Italia ha portato al PNRR, 01net realizza un’inchiesta, basata su un ciclo di interviste con le principali società che operano in Italia nell’ICT sulla loro strategia per la digitalizzazione delle aziende italiane nel 2022.
Parliamo con loro di quattro temi cardine della trasformazione digitale: resilienza, cybersecurity, cloud, sostenibilità ambientale e sociale e le risposte consentono di costruire la mappa di partecipazione delle realtà ICT alla crescita del Paese in senso digitale.
E c’è un tema in più, il quinto: con spirito consulenziale, chiediamo di fornire agli imprenditori italiani un’idea in più, capace di produrre valore immediato sul piano dell’efficienza e della competitività.
Per Apptio ci ha risposto la Solutions Consultant, Barbara Rovescala
Dopo il Cop 26 si è capito che la sostenibilità, sia ambientale sia sociale, oramai riguarda non solo tutti i Paesi ma anche tutte le aziende. Qual è la vostra strategia riguardo questi temi?
Il tema della sostenibilità è in cima alla nostra agenda, e mentre ci impegniamo per aiutare i nostri clienti a utilizzare la tecnologia in maniera più sostenibile, stiamo anche agendo per gestire il nostro impatto sull’ambiente. Apptio offre ai suoi clienti una visibilità completa e pieno controllo sugli investimenti IT, aiutandoli nella comprensione del valore della tecnologia rispetto alla spesa – capacità che possono avere un risvolto interessante in tema di sostenibilità, se pensiamo al controllo sull’utilizzo delle tecnologie cloud per ridurre l’impatto ambientale. Alcune aziende hanno già iniziato a utilizzare le soluzioni Apptio come strumento per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità, area su cui vogliamo continuare a investire in futuro. Mentre assistiamo alle trasformazioni a lungo termine che possono essere realizzate per ridurre l’impatto del cloud computing in maniera strutturale, ci sono già delle azioni che gli utenti finali possono avviare per modificare la gestione delle implementazioni del cloud e ottenere un effetto immediato. Uno dei principali punti di forza delle tecnologie cloud risiede nella flessibilità, che consente agli utenti di avviare le istanze nei modi e nei tempi necessari a svolgere l’attività.
Tuttavia, secondo Apptio questa facilità di impostazione spesso sottende che nell’ambito del cloud computing le istanze vengano lasciate in esecuzione per lunghi periodi di tempo, anche quando non sono in uso. E questo determina conseguenze importanti in termini economici e può avere anche effetti dannosi sull’ambiente. Anche se l’impatto ambientale varia a seconda di diversi fattori, pensiamo all’ambiente domestico: seppur possiamo lasciare alcuni dispositivi in standby, è generalmente buona norma spegnere l’interruttore quando si sa che non si userà un apparecchio per un po’. Se le aziende rivolgono i loro investimenti nella giusta direzione per sfruttare realmente la flessibilità del cloud e spegnere automaticamente le istanze che non sono in uso, possono raggiungere notevoli risparmi, in energia e di costi, e contribuire a ridurre l’impronta ambientale.
Componente fondamentale della trasformazione digitale è il cloud. Quali sono le scelte che dovranno compiere le aziende italiane nel 2022?
Nel 2022, si richiede alle aziende italiane di favorire la crescita e lo sviluppo del cloud. Una strategia cloud-first può portare valore al business, creare efficienze economiche e consentire uno scaling dinamico quando la domanda è altalenante. Ma senza un adeguato sistema di monitoraggio, i costi legati al cloud rischiano di andare fuori controllo, limitando la capacità di un’organizzazione di riconoscere il valore che il cloud può offrire.
Secondo Apptio, le aziende possono evitare agli utenti e ai team di sviluppo di rendere conto dei loro consumi con il cloud e possono ricevere informazioni affidabili attraverso il monitoraggio, l’analisi e l’ottimizzazione relativa al suo utilizzo. Senza questo grado di visione, le organizzazioni consumano le risorse del cloud senza controllo, con costi crescenti e una proliferazione incontrollata del cloud.
Un anno dopo il Recovery Plan, a che punto siamo con la reale trasformazione del Paese: con quali soluzioni, competenze e servizi partecipate alle missioni del PNRR che coinvolgono il digitale?
I fondi del PNNR rappresentano una straordinaria opportunità per il tessuto economico del nostro Paese per favorire l’innovazione: nel settore pubblico per garantire servizi al cittadino di più alta qualità, efficienza ed efficacia, mentre nel settore privato per sostenere lo sviluppo e la competitività di piccole, medie e grandi imprese italiane sui mercati internazionali. Ora che la situazione di emergenza con lo scoppio della pandemia da Covid-19 sembra essere superata le aziende iniziano a concentrarsi sulla crescita e nel 2022, grazie anche ai fondi europei, proseguiranno gli investimenti in nuove tecnologie, come il Cloud computing e il SaaS, che possono garantire maggiore flessibilità alle imprese. In questo contesto, Apptio è impegnata a supportare le aziende nel loro percorso di digitalizzazione, facilitando i processi di migrazione al cloud e offrendo soluzioni capaci di tenere traccia dei costi così da evitare sprechi e ottimizzare la spesa tecnologica, garantendo una sostenibilità a lungo termine e una crescita in futuro.
L’idea ICT del 2022
Se doveste proporre un unico investimento (prodotto, soluzione, metodologia) a un’azienda italiana, una scelta capace di produrre da subito un beneficio a livello di efficienza e competitività, su cosa verterebbe il vostro consiglio?
Per raggiungere un importante vantaggio competitivo, un’azienda italiana deve abbracciare completamente la trasformazione agile e ripensare il modo in cui gestisce la propria spesa IT per fornire rapidamente innovazione al mercato. Durante questo processo di trasformazione, le aziende hanno bisogno di avere un quadro chiaro sugli investimenti in tecnologia, ad esempio se sono on-premise o cloud, se lo sviluppo utilizzato è waterfall o agile. Non è sufficiente consentire ad alcuni team di utilizzare metodologie agili; senza una reale trasformazione, si rischia di creare un gap tra priorità e investimenti. Il Technology Business Management di Apptio è uno strumento utile a condividere conoscenza tra l’area tecnologica, finanziaria e di business. Allineando l’IT e il Finance agli obiettivi di business, si abilita un modello di prioritizzazione degli investimenti in tempo reale che risponde rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato.