Architetture server: l’accordo Hp-Compaq avvantaggia Intel

La fusione tra Hp e Compaq sembrerebbe giocare a favore di Intel nella sua corsa verso il predominio di mercato nel segmento dei processori per grandi sistemi aziendali.

La proposta di fusione tra Hewlett-Packard e Compaq Computer sembrerebbe giocare a favore di Intel nella sua corsa verso il predominio di mercato nel segmento dei processori per grandi sistemi aziendali. Secondo gli esperti del settore informatico l’operazione tra i due colossi del computer conferma il sostegno nei confronti della nuova architettura Itanium, apparentemente destinata a diventare nel mercato dei server l’equivalente di Pentium per i personal computer individuali. Itanium diventa insomma il marchio da battere. Le prime versioni di Itanium sono uscite all’inizio dell’anno e puntano alla diretta concorrenza nei confronti delle analoghe offerte di Sun Microsystems e Ibm. Uno di questi due rivali di Intel, Sun, ha subito colto l’opportunità per dichiarare che il merger tra Hp e Compaq potrebbe invece creare inaspettati vuoti di mercato che Sun potrebbe andare a occupare facilmente. Sun ha anche ironizzato su Intel e sulla sua nuova architettura, che prometterebbe più pubblicità che potenza. Itanium è un chip a 64 bit in grado di elaborare volumi di informazioni molto maggiori rispetto alla tradizionale architettura a 32 bit. Ancora prima dell’annuncio della fusione, a Intel era giunto il supporto di Compaq e Hp, pronte a inserire Itanium nei propri sistemi di fascia alta, un mercato in cui Intel deve fare molta più fatica, tanto sul piano dei processori che su quello dei sistemi operativi compatibili. Con Itanium si aprirebbe uno spazio caratterizzato da chip a prezzi abbastanza economici e in grado di funzionare con più sistemi operativi.

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