Le due società rinnovano una collaborazione attiva fin dal 1997. Ma in quale direzione? Che sia il tramonto del paradigma WinTel?
La notizia è sufficientemente scarna da giustificare ogni tipo di illazione: Arm e Microsoft hanno esteso gli accordi di collaborazione esistenti con una nuova intesa.
Se da oltre dieci anni le due aziende collaborano nel mobile ed embedded in particolare nell’area software, ora hanno esteso la loro collaborazione con una licenza che consente a Microsoft di utilizzare l’architettura Arm nei propri sviluppi futuri.
Nessun dettaglio sul contenuto dell’intesa, se non un generico impegno di collaborazione in “molteplici ambiti applicativi“, come si legge nella nota rilasciata da Arm, e in attività di ricerca e sviluppo.
La notizia, naturalmente, ha scatenato la fantasia degli osservatori e rinfrancato la Borsa, visto che il titolo Arm ha guadagnato subito dopo la comunicazione.
Sono in molti a leggerci un segnale certo di una prossima disponibilità di Windows e Windows Phone OS su slate e tablet con cuore Arm, anche se qualcuno specula su un possibile utilizzo di Arm nella Xbox.
Del resto Arm è architettura consolidata sul mercato mobile, tanto che nove su dieci dispositivi l’hanno adottata.
L’accordo pare dunque la conferma di due paradigmi.
Il primo è che il modello Apple è quello da prendere a riferimento.
Il secondo è che è giunto il momento di offrire una alternativa reale all’asse WinTel.
Fosse solo facendo a meno di Intel.