L’accordo riproduce il meccanismo della vecchia legge per gli acquisti di nuove tecnologie
Abi, Confindustria e Federcomin, Anie e AniLab hanno firmato un protocollo di
intesa che riguarda gli investimenti in tecnologia delle Pmi. Il meccanismo
ricalca quello della vecchia legge Sabatini e pervede che gli acquirenti di
tecnologie firmino degli effetti cambiari al fornitore che a
sua volta li sconta in banca. In questo modo il cliente ottiene il credito per
l’acquisto di tecnologie attraverso il fornitore.
Al venditore sarà concesso un “fido globale di sconto pro-solvendo” rotativo oppure un una tantum. Per il primo la banca
stabilisce l’importo massimo degli effetti scontabili in un dato periodo:
l’importo si riduce con le operazioni di sconto e si ripristina quando
l’acquirente paga gli effetti. L’una tantum prevede un importo
massimo entro una scadenza determinata, rinnovabile.
Secondo Arturo Artom, il fondatore di NetSystem che ha
lanciato l’idea, l’accordo potrà essere subito applicato e dall’inizio del 2005
sarà oggetto di una campagna di presentazione organizzata da Confindustria e
Abi.
Il fondo di garanzia attivato dai ministeri delle Attività produttive e
dell’Innovazione conta su 160 milioni di euro (distribuiti dal
2004 al 2007) che in base al moltiplicatore della Sabatini nel periodo 2000-2003
potrebbe attivare investimenti per oltre 1.700 milioni di euro.