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Arriva Wave, la comunicazione globale secondo Google

Lo Iab Forum 2009 ha fatto da cornice alla presentazione di Google Wave in Italia. Sul nuovo strumento di collaborazione targato Google c’è molta aspettativa e molta curiosità. E nonostante la società di Mountain View abbia diffuso alcune anticipazioni, è ancora presto per dire se e come Wave potrà sostituire tutti gli strumenti (e-mail, client di messaggistica, tool di collaboration e condivisione) che quotidianamente vengono usati dagli utenti.

Sicuramente Wave vuole superare le limitazioni attuali dell’e-mail (che rimane uno strumento asincrono), ma non è detto che vada a sostituire il classico client di posta. Lo stesso Lars Rasmussen, il “padre” di Wave, in collegamento da Zurigo nel corso dello Iab Forum, ha affermato che stanno valutando come integrare i due strumenti.

Cos’è quindi Wave? Semplificando, è uno strumento software (ma anche un protocollo, ci torneremo sopra nel prosieguo dell’articolo) che permette di interagire, collaborare e condividere documenti di vario tipo con altri utenti, il tutto da una singola schermata.

Il punto di partenza è proprio il concetto di “Wave” che nell’ottica Google integra conversazione e documenti, da intendersi questi nella più ampia accezione possibile (testi, immagini, mappe, video).

Questa “onda” ha due caratteristiche importanti: è condivisa (ogni partecipante può non solo modificare il contenuto, ma replicare in ogni singola parte della conversazione coinvolgendo anche altri partecipanti) ed è in tempo reale (se il partecipante è online il testo trasmesso è immediatamente visualizzato, proprio come i classici strumenti di instant messaging).

Teoricamente, e Google ci sta lavorando, si può prevedere un servizio di traduzione vocale fra due partecipanti: un utente parla al microfono del PC, la trascrizione viene gestita come “onda” e tradotta dal servizio di Google, dopodiché un sintetizzatore vocale “legge” quanto tradotto sul PC del secondo utente.

La flessibilità di Wave permette di preparare eventi, creare gruppi di lavoro, condividere le note di una riunione, organizzare sessioni di brainstorming o giocare a Sudoku con gli amici.

Ma Wave non è solo un tool di collaborazione, ma anche un’estensione del protocollo Xmpp (Extensible Messaging and Presence Protocol). Il che significa gli sviluppatori potranno realizzare applicazioni ed estensioni interoperabili con la piattaforma Google e personalizzarla con nuove funzionalità. In questo senso è interessante un prototipo sviluppato da Sap che permette agli utenti di un progetto di collaborare in tempo reale sulla definizione dei diagramma di flusso.

Attualmente Wave è usato da “centinaia di migliaia di utenti” come ha specificato Rasmussen, ma il tool rimane accessibile solo tramite invito. L’apertura al grande pubblico è prevista per la seconda metà del 2010.

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