Artigianato in flessione nel 2007

Secondo i dati congiunturali di Confartigianato il fatturato è dimunito dello 0,7%, soprattutto a causa dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell’energia

I rincari delle materie prime e dell’energia costano cari ad artigiani e piccole imprese, tanto che il settore ha chiuso il 2007 in evidente flessione rispetto all’anno precedente. E’ quanto segnala l’Osservatorio congiunturale dell’Ufficio studi di Confartigianato, che ha rilevato l’andamento dell’artigianato e delle piccole imprese con meno di 20 addetti sulla base delle indicazioni di un campione di 4.200 aziende.



Fatturato in calo
I livelli della produzione e della domanda sono infatti diminuiti dell’1,1% rispetto al 2006, mentre il fatturato è risultato in calo dello 0,7%. Nonostante questi numeri, l’occupazione ha avuto una progressione dello 0,4%. A frenare la corsa delle piccole aziende sono stati soprattutto gli aumenti delle materie prime che, nel 2007, hanno provocato una crescita del 7,8% dei prezzi dei fornitori. E, per la prima metà del 2008, le imprese si aspettano ulteriori incrementi nell’ordine del 6,4%. Le maggiori difficoltà, segnala Confartigianato, si registrano nelle regioni del Centro-Sud e nei settori dell’alimentare, dell’artigianato artistico, del legno-arredo, della meccanica e della moda. A determinare gli incrementi di prezzo delle materie prime contribuisce la scarsa concorrenza nel mercato, che secondo i dati Osservatorio, riguarda 135.000 imprenditori. Di questi, circa 76.000 denunciano anche difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Pesanti anche i rincari subiti lo scorso anno sul fronte dell’energia (elettricità, gas e carburanti): + 10,1%, con punte del 22,1% per quanto riguarda i carburanti.



La flessione del manifatturiero e dei servizi

Tutti questi fenomeni si riflettono sull’andamento di molti settori del manifatturiero che, secondo l’Osservatorio di Confartigianato, tra il 2006 e il 2007 ha fatto registrare un calo dello 0,9% della produzione e del fatturato e una diminuzione dello 0,7% degli ordini. Nonostante questi numeri l’occupazione dipendente è rimasta stabile. I primi mesi del 2008 dovrebbero comunque portare nuove commesse alle aziende, stimate intorno a un + 2%. Le attività di servizio alle persone hanno sofferto il calo generalizzato dei consumi. Anche per questo macro settore, però, l’occupazione cresce leggermente (+0,5%), a conferma che il primo semestre del 2008 potrebbe segnare un’inversione di tendenza, con crescite previste nell’ordine dell’1,6% per produzione e domanda, dell’1,8% per il fatturato e dell’1,2% per gli occupati. Spiccano invece i buoni risultati ottenuti tra il 2006 e il 2007 dal macrosettore dei servizi alle imprese: + 0,7% la produzione e la domanda, +1% il fatturato, + 0,3% l’occupazione. Buona anche la propensione agli investimenti che conferma la fiducia con cui guardano al primo semestre del 2008.



I numeri positivi
Più in dettaglio, ci sono settori che anche nel corso del 2007 hanno ottenuto risultati incoraggianti. E’ il caso delle imprese della meccanica e delle attività di autoriparazione. Entrambe evidenziano buoni risultati congiunturali e tendenziali e prospettive più che incoraggianti per il primo semestre 2008. Il comparto dei trasporti, invece, ha registrato un trend positivo nel breve periodo ma non su base annua; comunicazione ed artistico, al contrario, sono rimasti pressoché immobili a livello congiunturale, ma hanno registrato buoni sviluppi su base annua. Nel mezzo, secondo l’Osservatorio di Confartigianato, ci sono le aziende del settore alimentare e dei servizi, che hanno fatto registrare andamenti statici rispetto al 2006 e mostrano prospettive poco esaltanti per i primi sei mesi di quest’anno.




Previsioni negative per le costruzioni


La crisi colpisce, invece, un gruppo di settori che comprende: le attività di servizio alla persona legate al benessere (estetica, acconciatura, ecc.), le imprese dei settori legno e arredo, della moda, dell’edilizia e degli impianti. Ma se per benessere e moda sono attesi miglioramenti per il primo semestre 2008, edilizia e impianti mostrano in pieno le forti difficoltà del sistema delle costruzioni nel suo complesso, con previsioni di ulteriori ridimensionamenti.

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