Il consiglio di amministrazione di Ibm ha eletto Arvind Krishna come amministratore delegato della società e membro del consiglio di amministrazione a partire dal 6 aprile 2020.
Krishna è attualmente vicepresident senior per il cloud e il software cognitivo ed è stato il principale artefice dell’acquisizione di Red Hat.
Al contempo anche James Whitehurst, Senior Vice President di Ibm e ceo di Red Hat, è stato anche eletto dal Board come Presidente di Ibm, sempre a partire dal 6 aprile 2020.
L’attuale ceo e Presidente di Ibm Virginia (Ginny) Rometty, manterrà il ruolo di presidente esecutivo del board fino alla fine dell’anno, quando andrà in pensione dopo quasi 40 anni di servizio, tutti passati presso Ibm.
Rometty ha affidato a una nota il parere sulla nomina di Arvind Krishna, definendolo “il ceo giusto per la prossima era di Ibm. È un brillante tecnologo che ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo delle nostre tecnologie chiave, come l’intelligenza artificiale, il cloud, l’informatica quantistica e la blockchain. È anche un superbo leader operativo, in grado di vincere oggi mentre costruisce il business di domani. Arvind ha sviluppato il business del cloud e del software cognitivo di Ibm e ha guidato la più grande acquisizione nella storia dell’azienda. Attraverso le sue molteplici esperienze nella gestione di attività commerciali in Ibm Arvind ha accumulato un track record eccezionale di trasformazioni e risultati commerciali comprovati ed è un leader autentico e basato sui valori. È ben posizionato per guidare Ibm e i suoi clienti nell’era del cloud e cognitiva“.
Ciao Ginny
Cone riporta la nota di Ibm, Virginia Rometty, 62 anni, è diventata Presidente e Amministratore Delegato di Ibm nel 2012.
Durante il suo mandato ha apportato modifiche audaci per riposizionare Ibm per il futuro, investendo in segmenti di alto valore del mercato IT e ottimizzando il portafoglio dell’azienda.
Sotto la guida di Rometty Ibm ha acquisito 65 aziende, sviluppato capacità chiave nel cloud ibrido, sicurezza, industria e dati e intelligenza artificialer sia organicamente che inorganicamente, e ha completato con successo una delle più grandi acquisizioni tecnologiche della storia (quella di Red Hat).
Ha reinventato oltre il 50% del portafoglio di Ibm, creato un business di cloud ibrido da 21 miliardi di dollari e stabilito la leadership di Ibm nell’intelligenza artificiale, nell’informatica quantistica e nella blockchain, convogliando quasi 9 miliardi di dollari di entrate annuali per concentrare il portafoglio sulle offerte integrate ad alto valore di Ibm.