Rinnovata la richiesta per il Wi-fi.
Cambia il ministro delle Comunicazioni e immediatamente l’Assoprovider,
l’Associazione dei provider indipendenti, invia un’altra lettera per ricordare a
Mario Landolfi che loro sono sempre in attesa della regolamentazione dell’ultimo
miglio per il Wi-fi.
Forse intimoriti dalla promessa di Landolfi che
mercoledì dovrebbe dare i nomi delle aziende che inizieranno la sperimentazione
per il WiMax, un’altra tecnologia di trasmissione wireless, i provider rinnovano
al neoministro la richiesta di liberalizzare completamente l’impiego delle gamme
di frequenze non protette dei 2,4 e dei 5 GHz per dare finalmente il via alla
sperimentazione anche fuori dagli edifici dopo che un precedente regolamento
aveva dato l’ok per l’utilizzo indoor del Wi-fi.
I provider si chiedono
perché tanto interesse nel WiMax “standard ancora in fase di
definizione” quando esistono già esperienze positive relative al Wireless
fidelity.
“Si consideri fra l’altro – recita la lettera aperta –
che ormai ogni pc portatile ha a bordo una scheda per connettersi in Wi-fi,
mentre il WiMax e’ ancora in fase di sviluppo”.
Chiarezza
sull’interpretazione delle norme, libero uso delle frequenze delle bande non
protette R-Lan e Hyper-Lan (2,4 e 5 GHz) sia in modalità punto-multipunto
(offerta di servizio alle utenze fisse) che punto-punto (offerta di servizio al
pubblico e trunking tra sedi e stazioni base dell’operatore); nessun costo di
licenza né per l’operatore né per l’utenza; nessuna limitazione sulle aree di
copertura né geografiche né territoriali e sulla tipologia di servizi Ip offerti
con tecnologia wireless sono le richieste dei provider che qualche settimana fa
avevano inviato una lettera simile al precedente ministro Gasparri.