Autodesk: 60 milioni di utenti in the cloud

Numeri senza precendenti per il fornitore di software di progettazione e intrattenimento 3D che, completate le suite annunciate un anno fa con ulteriori strumenti, propone ai clienti un percorso one clic anche su piattaforma mobile.

Il cloud come elemento strategico per rispondere alla nuova modalità lavorativa di chi progetta.

A un anno esatto dall’ufficializzazione, anche in Italia, delle nuove suite di prodotto messe a punto per gestire la propria offerta in ottica di workflow progettuale, con Autodesk 360, il fornitore di software di progettazione e intrattenimento 3D ha definitivamente aperto al cloud.

Lo dicono i numeri che, snocciolati da Paolo Antonacci dalla sede nel distric design milanese di Via Tortona (dove da meno di un mese si sono trasferiti i 44 dipendenti della filiale italiana – ndr), raccontano di un nuovo business model che, negli ultimi due anni, ha generato 60 milioni di utenti.

Nulla a che vedere con i 12 milioni raggiunti in trent’anni anni di attività lungo una dorsale “pc centric” lontana anni luce da quella attuale di cui parla il director Ww Business Development Automotive e country manager di Autodesk Italia.

Cloud, mobility, community diventano allora le nuove misure del cambiamento che, a partire da AutoCad WS, portano sul mercato una versione online in abbonamento del prodotto di punta Autodesk «ora inserito in tutte e 7 le suite rinnovate nella versione 2013 in una logica di one clic per consentire ai clienti – spiega ancora Antonacci – di muoversi in maniera omogenea e fluida all’interno delle diverse applicazioni e in base agli strumenti mobili che si prediligono per il proprio lavoro».

Il consenso c’è. «Lo dicono i 7 milioni di utenti che scambiano 30 file ogni minuto in Rete e i 200 mila rendering su cloud», mentre negli ultimi due anni sono 10 i milioni i download totalizzati da SketchBook Pro, «considerato strumento “virale” all’interno della tecnologia Apple, tanto da indurre Chris Chang a citarlo in occasione della presentazione ufficiale del nuovo iPad con display retina» è l’ulteriore conferma.

Ma le nuove applicazioni mobili in grado di realizzare «una potenza di calcolo prima inimmaginabile» non sono solo per i progettisti.

Decisa a offrire un’idea completamente nuova, «anche in termini di Plm», di fronte a una progettazione «che non è più a silos ma è diventata trasversale a tutte le organizzazioni e a tutti i profili professionali», l’indicazione di cui ci parla Emanuel Arnaboldi (nella foto), regional manager Var sales Emea channel sales di Autodesk, è di lasciarsi alle spalle l’alta specializzazione dei 55 partner che, a oggi costituiscono il canale del software vendor in Italia, «aprendo loro, da inizio febbraio, l’intera offerta a disposizione così da soddisfare qualsiasi esigenza dei clienti».

Ancora una volta, training e formazione restano i tasselli chiave anche per accedere a condizioni economiche differenti e portare Autodesk a confermare crescite a due cifre, come il +14% registrato nel fiscal year 2012 portato a termine lo scorso gennaio «registrando risultati positivi in tutte le aree geografiche e nelle singole industry in cui Autodesk è presente».

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