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Autostrade per l’Italia vara la piattaforma per la sicurezza infrastrutturale

Una nuova piattaforma di monitoraggio basata su IoT e intelligenza artificiale per la rete autostradale italiana è stata presentata dall’AD di Autostrade per l’Italia (Aspi), Roberto Tomasi, e dall’AD di Fincantieri, Giuseppe Bono, e l’AD di Ibm Italia, Enrico Cereda: il progetto Argo.

Ad illustrarne la finalità in una conferenza stampa virtuale è stato Tomasi, che ha voluto rimarcare come un progetto di questa portata (accelerato dalla tragedia del Ponte Morandi) non può essere immaginato senza una collaborazione con tutti gli attori tecnologici in campo e con partner di grande esperienza.

Gli elementi del piano industriale di Autostrade per l’Italia sono fra loro interconnessi. Prima di tutto la capacità ingegneristica, perché ogni infrastruttura non può prescindere dalla preparazione e la capacità di realizzare i progetti ne è la seconda e logica conseguenza.
Ad abilitare il tutto, continua Tomasi, c’è la capacità tecnologica indispensabile a gestire 1.493 ponti e oltre 200 cavalcavia.

Su queste basi è stato definito il Piano Industriale di Autostrade per l’Italia che prevede 7 miliardi di euro di manutenzioni e 14,5 di investimenti.

Nel corso del 2020, la società investirà 655 milioni di euro in attività di cura della rete e altri 600 sono già programmati per il 2021.

L’AD di Autostrade per l’Italia ha anche affermato di avere pronti 7,4 miliardi di euro di investimenti che, una volta sbloccati, potrebbero diventare subito cantieri.

Tra questi ci sono opere molto attese dal territorio, come la Gronda di Genova o il Passante di Bologna.

Sistema operativo già a fine anno

La piattaforma sviluppata da Autostrade Tech, società tecnologica del Gruppo Autostrade per l’Italia, insieme a Ibm e Fincantieri NexTech, è in uso da oggi sulle 430 opere delle due Direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari e sarà progressivamente estesa entro la fine dell’anno sulla totalità dei 1.943 ponti e dei 2.000 cavalcavia della rete di Autostrade per l’Italia.

Nel 2021 andrà a coprire tutte le gallerie e a monitorare dinamicamente gli effetti dinamici del carico causato dal passaggio di autoarticolati.

Una demo mostrata durante l’evento di Autostrade per l’Italia ci ha restituito buone sensazioni, trasmettendo un feeling di completezza e pragmatismo.

Un database di dimensioni impressionanti, che contiene informazioni su infrastrutture che – giova sottolinearlo – sono distribuite su oltre 3000 km.

La rete di sensori IoT verrà nel tempo propagata anche a opere meno critiche ma comunque importanti, come le migliaia di sottopassi e le barriere di protezione.

La lezione del Ponte Morandi, citata anche da Roberto Tomasi, sembra essere stata compresa appieno, e la tecnologia dispiegata ha caratteristiche imponenti per novità e dimensioni.

progetto argo

L’app utilizzata dalla piattaforma di Autostrade per l’Italia non consente di chiudere la pratica ispettiva laddove siano stati omessi dati e valutazioni essenziali, ed è stato Enrico Cereda di Ibm, a sottolineare come la crisi creata da Covid-19 abbia posto l’accento sulla centralità dei dati come fattore abilitante (o forse riabilitante) per il rilancio dell’economia italiana: in ogni ambito, conclude Cereda, le partnership di alto profilo si rileveranno determinanti per il successo di progetti di importanza critica.

Giuseppe Bono, AD di Fincantieri, ha inquadrato lo scenario da una prospettiva diversa ma altrettanto importante: il rispetto e l’adozione di rigidi protocolli internazionali, e l’Italia, più di altri paesi ha bisogno di grandi infrastrutture e al contempo soffre di lentezze e difficoltà.

La tecnologia, chiosa Bono, è un vero volano; un tassello che permette di gestire le complicazioni intrinseche nella peculiare situazione italiana. Senza che questo esautori la figura umana, avverte Bono: il buon senso è ancora una delle più importanti qualità di cui ogni azienda dovrebbe essere dotata. «Nelle grandi aziende sarebbe importante avere qualche ingegnere in meno, e qualche fisico, matematico e filosofo in più», ha affermato provocatoriamente Bono.

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