E’ un’istantanea che fotografa lo stato di una macchina virtuale e facilita il ripristino nel caso di malfunzionamenti del sistema. Ma non va considerato come unico metodo di backup.
Vorrei capire meglio in cosa consiste la procedura di snapshot backup all’interno di un ambiente virtualizzato.
Uno snapshot consente di scattare una “foto” dello stato corrente di una macchina virtuale e di salvarla.
Le macchine virtuali sono entità dinamiche: girano usando lo spazio di memoria disponibile all’interno di un host fisico. Però, a dispetto della sua natura dinamica, la VM (Virtual Machine) si affida ai dischi per la memorizzazione dei dati.
Per esempio, quando un server si avvia, la macchina virtuale ospite deve essere caricata da un sistema di memorizzazione di classe enterprise (solitamente una SAN con Fibre-Channel).
Di conseguenza anche la macchina virtuale richiede sistemi di protezione dei dati in caso di crash o malfunzionamenti. I backup di tipo snapshot si occupano appunto di “proteggere” la macchina virtuale.
Semplificando, lo snapshot della macchina virtuale è una copia dello stato di una VM per come esiste in quel momento in memoria, comprese le impostazioni e gli stati di ogni disco virtuale assegnato alla VM. Lo snapshot viene poi salvato su disco, tipicamente una SAN.
Un regolare processo di snapshot backup consente di ridurre in modo significativo i rischi. Se ad esempio è previsto uno snapshot ogni 15 minuti, in caso di crash del server si perderanno i dati relativi agli ultimi 15 minuti di lavoro. In linea teorica, bisogna disporre solo dell’ultimo snapshot per ricreare la VM con evidenti vantaggi in termini di disponibilità di storage.
La procedura di memorizzazione dello snasphot può richiedere diversi minuti, all’interno dei quali risulta impossibile scrivere nel disk file della virtuale machine (come il VMware VMDK file). Per questo motivo, un file VM aggiuntivo si occupa di registrare le differenze fra lo stato dello corrente della VM e quello memorizzato nel precedente snapshot. Tramite questo disk file si potrà continuare ad accedere alla VM durante tutto il processo di backup.
Per gli amministratori IT la procedura di snapshot backup è un’operazione semplice. In genere è una funzionalità già integrata all’interno della piattaforma di virtualizzazione.
Come accennato, il backup di tipo snapshot è un importante strumento per la sicurezza delle VM, ma non dovrebbe essere considerato come l’unica tecnica di backup. Difatti lo snapshot della VM lavora in termini di unico file, per cui bisogna ripristinare l’intera istanza della VM per recuperare solo un singolo documento o file.
Molti amministratori hanno cercato di tamponare la cosa ripristinando la VM su un server di testing o di non produzione (e poi recuperando da lì il file desiderato). Con le nuove release, capaci di esaminare gli snapshot, questo problema sarà probabilmente risolto.
[…] accelerata hardware Intel AES-NI 256 per proteggere i dati sensibili e riservati. Supporta anche le snapshot, consentendo di recuperare velocemente i dati in caso di eliminazione/modifica accidentale o di […]
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