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Come stanno cambiando le banche sotto la spinta digitale

GFT ha realizzato la Digital Banking Expert Survey 2017, un sondaggio rivolto agli esperti che rileva l’attuazione della trasformazione digitale delle banche.

L’indagine condotta tra maggio e settembre 2017 da GFT in collaborazione con la società di ricerche di mercato Frost&Sullivan, si è focalizzata su otto paesi, Brasile, Germania, Italia, Messico, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti e ha coinvolto 285 professionisti, manager C-Level e figure decisionali, sia IT sia Business, appartenenti a piccole, medie e grandi banche retail con almeno 500 dipendenti a livello globale.

L’87% delle banche intervistate in tutti i paesi ha in atto una strategia di trasformazione digitale o l’ha in fase di sviluppo.

Il 34% di tutti gli intervistati afferma, infatti, di avere definito una strategia di trasformazione digitale, l’altro 53% si ritiene a un buon livello di sviluppo e il 13% di non averla ancora definita.

Regno Unito e Svizzera sono all’avanguardia: tutte le banche dii tutte le dimensioni afferma di aver definito o di essere in fase di sviluppo della propria strategia di trasformazione digitale.

Tra le sfide emerse si pongono in evidenza la difficoltà di integrazione dei sistemi legacy, le implicazioni legate alla security e alla privacy e la mancanza di competenze interne: questi fattori sono rispetto al 2016 una barriera all’adozione della trasformazione digitale.

I fattori chiave per la trasformazione digitale

I risultati mostrano come il driver per migliorare il livello di digitalizzazione all’interno delle organizzazioni finanziarie sia quello di soddisfare le aspettative dei clienti: questo è quanto dichiara il 60% dei rispondenti. Seguono alla soddisfazione dei clienti, l’aumento dei ricavi da nuovi servizi o prodotti e la riduzione dei costi operativi.

L’intelligenza artificiale è destinata a trasformare radicalmente le attività nel settore bancario e assicurativo nel corso del prossimo decennio. La Survey evidenzia che l’83% di tutti gli intervistati riconosce il valore dell’intelligenza artificiale, che raggiunge il 94% nelle grandi istituzioni. Il Brasile, il Regno Unito e il Messico guidano in termini di rilevanza attribuita all’IA, mentre in Germania, Svizzera e Italia l‘atteggiamento è più prudente e ancora poche banche percepiscono l’IA come strategica. Con l’implementazione di progetti di IA, gli esperti coinvolti nella rilevazione, prevedono di ottenere miglioramenti in una vasta gamma di funzioni aziendali, che vanno dal Back Office al Customer Service, Personal Financial Planning e Vendite.

L’approccio Bank as a Platform

L’approccio Bank as a Plaftform (BaaP) sembra essere il favorito da molte istituzioni. La visione BaaP è basata sull’idea che le banche distribuiscano i propri prodotti, nonché quelli di terze parti attraverso Open API e sfruttino front-end coerenti con i differenti profili dell’end-user, in modo che i clienti possano facilmente e comodamente scambiare informazioni con più fornitori.

Il 69% di tutte le banche oggetto della rilevazione ha preso in considerazione l‘approccio BaaP. Tra i benefici principali dell’approccio BaaP, domina un maggiore coinvolgimento del cliente, seguito dalla capacità di sviluppare nuove applicazioni e dalla diminuzione dei costi operativi. Regno Unito e Spagna svettano nell’adozione della BaaP, mentre Messico, Brasile e Italia sono più cauti. In generale, i principali fattori percepiti come barriere nell’adozione di un modello BaaP, sono la complessità dei sistemi esistenti con i legacy, implicazioni legate alla sicurezza, alti costi e mancanza di competenze interne.

Come stanno le banche italiane

Le banche italiane sono in fase avanzata nella strategia di trasformazione digitale. Due terzi delle banche italiane sta attuando, o ha già portato a termine, strategie di trasformazione digitale. Le banche che non hanno elaborato strategie di trasformazione digitale sono il 33% e si tratta prevalentemente di piccole banche, molte delle quali coinvolte dalla recente riforma del Credito Cooperativo.

Il 38% delle banche italiane sta adottando l’approccio BaaP ma nessuna ha ancora iniziato l’implementazione. I benefici della BaaP percepiti in Italia sono in linea con i risultati generali: il maggiore coinvolgimento dei clienti figura al primo posto, seguono il potenziamento dei ricavi delle attività bancarie principali e la capacità di sviluppare nuove applicazioni e un maggior flusso di ricavi delle attività non bancarie.

La sicurezza, la complessità e la mancanza di competenze sono tra le sfide principali individuate dalle banche italiane, in linea con le tendenze generali osservate in tutti i paesi. Più bassa della media generale, la consapevolezza delle modifiche da introdurre ai sistemi di back-end in relazione al modello BaaP.

In generale, il 73% delle banche italiane riconosce l’importanza dell’Intelligenza artificiale. Due intervistati su cinque considerano l’IA importante a livello tattico. Le tre principali soluzioni di IA che le banche ritengono si debbano adottare sono l’assistenza virtuale alla clientela, seguita ma a distanza dall’automazione robotica di alcuni processi e da soluzioni di next best action e interfaccia utente personalizzata.

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