Il tasso di diffusione passa dal 18,2% al 21,7% in un anno. L’Italia oltre la media per le linee a banda larga mobile. I risultati del rapporto della Commissione Europea.
E’ stato pubblicato alla fine della scorsa settimana il rapporto della Commissione europea relativo alla diffusione della banda larga nell’Unione.
Il dato d’insieme è incoraggiante: si parla di un tasso di penetrazione passato, in 12 mesi, dal 18,2 al 21,7%.
In un anno, su tutto il territorio dell’Unione, si è registrato un aumento di 17 milioni di linee fisse a banda larga, mentre aumentano anche le connessioni a banda larga mobile, che raggiungono ormai una penetrazione del 6,9%. In Italia, va precisato, la banda larga mobile raggiunge addirittura una penetrazione del 10%.
Va detto, sempre per restare nelle valutazioni generale, che tre quarti delle linee esistenti hanno una velocità di scaricamento minima di 2 Mbps, adeguata, cioè, per poter accedere alla televisione via Internet.
Soddisfatta Viviane Reding, commissario per le Comunicazioni, che coglie l’occasione per sottolineare come l’Unione intenda destinare un altro miliardo di euro alle infrastrutture per i servizi internet ad alta velocità.
Il Commissario sottolinea anche come il divario tra Paesi a maggiore pentrazione e gli ultimi della classifica si stia lentamente riducendo ed evidenzia una volta di più come sia fondamentale lavorare su regolamentazioni comunitarie in materia, che favoriscano il superamento del digital divide e la libera concorrenza.
Per quanto riguarda il nostro Paese, scende il tasso di penetrazione dell’incumbent, che in 12 mesi passa da un 68,9 a un 61,3%. E sempre nei dodici mesi, le nuove linee attivate hanno superato il milione 325 mila unità.