Una nuova riunione del Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga (CoBUL), tenuta a Palazzo Chigi sotto la guida del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, ha stabilito una roadmap per iniziare una nuova gara d’appalto per l’estensione della rete nazionale per la Banda Ultra Larga (BUL) e la creazione di voucher per favorire la diffusione della connessione a fibra ottica, in particolare al Sud.
La diffusione capillare della Banda Ultra Larga è il principale progetto di infrastruttura che interessa oggi il nostro Paese. Il progetto è uno degli interventi prioritari che fanno parte della strategia di innovazione Italia 2025, ossia il piano d’azione del Ministro per l’innovazione e la trasformazione digitale.
Il CoBUL è un comitato interministeriale cui partecipano anche il Ministero per lo sviluppo economico, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero per il sud e la coesione territoriale, con lo scopo di favorire la rapida attuazione del piano strategico per la Banda Ultra Larga, che sta portando connettività all’avanguardia in tutte le aree del Paese, compresi i territori più isolati.
Dal suo insediamento la ministra Pisano ha voluto dare un’accelerazione ai lavori del comitato, dando cadenza mensile alle riunioni e rafforzando la segreteria tecnica, con l’obiettivo di accelerare la costruzione della rete, finanziata da fondi europei.
La riunione odierna ha appunto messo al centro il piano voucher e la roadmap per la prima gara dedicata allo sviluppo della banda ultra larga nelle cosiddette aree grigie, quelle in cui gli operatori sono intervenuti con i propri programmi infrastrutturali.
L’obiettivo è lanciare la gara entro la fine dell’estate, per permettere di portare connettività all’avanguardia anche in queste aree nel più breve tempo possibile.
Le precedenti gare indetta dal CoBUL avevano permesso l’avvio della costruzione della rete nelle aree bianche, ovvero i piccoli centri e le zone più isolate del territorio nazionale.
Voucher per scuole, centri impiego e Pmi
Il piano voucher sarà un’azione per stimolare la domanda di fibra ottica nei centri abitati che godono di meno connettività, attraverso uno staziamento di 1,3 miliardi da distribuire, appunto, in voucher.
Il contributo è destinato alle scuole pubbliche, ai centri per l’impiego e con le risorse restanti, alle Piccole e medie imprese e ai cittadini.
Sono felice di questa notizia, e spero sinceramente che la banda ultralarga arrivi un po’ dappertutto. Ma siamo sicuri che il risultato finale sia davvero così? Per chi, come me, vive in collina, in aperta campagna, dove a malapena arriva il doppino di rame (adsl a 2 Mbps su una tratta interamente aerea), ho forti dubbi che tale evoluzione tecnologica mi possa essere offerta.
Sorvolando poi le varie telefonate dei vari gestori che giurano sulle teste dei loro figli che la mia abitazione sia coperta da fibra, quando in realtà l’ultimo armadio ripartilinea con la “vera” fibra è a circa 2,7 km da me e che ogni ipotesi di cambio linea ha dato esito negativo (tecnici TIM & similari).
Mi si suggerisce, da amici del settore, una opzione sulla FWA, ma io non voglio le antenne, perché ho difficoltà oggettive di copertura o di installazione di antenne. Il vecchio cavo di rame arriva, ma allora perché non sostituirlo con la fibra ottica?